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Ci tocca anche Vittorio Sgarbi chiude dopo il flop della prima puntata

Il programma di Sgarbi è stato sospeso dalla Rai: poco più di due milioni di telespettatori e difficoltà di conduzione, di questo tipo di spazio, da parte del presentatore, scontratosi ieri sera con Morgan.
A cura di Marianna D Onghia
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Ci è toccato per poco, oserei dire: il programma tv  di Sgarbi, al debutto ieri in prima serata su Rai Uno, è stato sospeso dalla rete pubblica, dato il palese flop di ascolti che Ora ci tocca anche Sgarbi ha registrato. Poco più di due milioni di telespettatori, con uno share attestatosi intorno all'8 %, nella pima puntata sul tema del Padre.

La Rai non poteva, in prima serata, permettersi tali risultati per altre puntate ancora e la decisione di chiudere il programma, subito dopo la messa in onda del primo appuntamento, è stata comunicata al conduttore, che non si è opposto alla scelta della rete: lo stesso Sgarbi, congedandosi dal pubblico a fine programma, ha confessato il suo timore che la prima fosse anche l'ultima puntata, conscio delle difficoltà che ha incontrato durante la serata, frutto del suo individualismo e della sua poca propensione al talk.

Già, perchè un confronto pacato con Vittorio Sgarbi, qualora si abbiano opinioni divergenti, è davvero impossibile portarlo avanti: Morgan, presente ieri sera e introdotto con una sua personale interpretazione della soundtrack de Il padrino, è stato a dir poco bistrattato. Finita la sua esibizione, Vittorio ha cominciato la sua difesa dalle accuse riportate in vita dai magistrati, negli ultimi giorni, circa un reato di associazione mafiosa imputatogli quando si candidò in Calabria.

Il cantante ha assistito per un pò al discorso, ma vedendo che si andava per le lunghe, ha fatto notare al conduttore la sua presenza, ignorata fino ad allora: di conseguenza Sgarbi si è adirato per l'interruzione e per l'atteggiamento dell'ex giudice di X Factor, che ha rivendicato il rispetto del suo ruolo di ospite.

Il conduttore gli ha gridato contro, ricordando che il cantante fu invitato a prender parte, come consigliere, nel comune di Salemi, ma rifiutò l'incarico perchè non sarebbe stato pagato. Insomma, tipico battibecco in stile Sgarbi, che ripara in accuse al colloquiante, sfuggendo spesso il punto del discorso.

Questo è uno degli episodi più evidenti della difficoltà del conduttore a portare avanti un programma, che si avvalga di partecipazioni esterne o di ospitate: il suo interesse, manifestatosi ieri sera, è quello di dire la sua, di difendersi dalle accuse, di difendere la sua Salemi, come ha detto ieri a Morgan. Per lui andrebbe meglio uno spazio come Radio Londra, un assolo televisivo dove possa esplicare le sue ragioni ed essere occasione di riflessione, dibattito o critica per i telespettatori.

Certo, che Ora ci tocca anche Sgarbi non fosse da fare, era prevedibile prima della messa in onda: ritardi, dati i  rinvii della data di partenza, dissidi con la nuova dirigenza Rai di Lorenza Lei, interventi su temi, contenuti e modifiche al titolo del programma, da parte della nuova dg. Con il nome iniziale de Il bene e il male, Sgarbi aveva richiesto Nicole Minetti come valletta, proposta bocciata dal regista stesso del programma.

Nella prima serata, il conduttore ha detto di voler parlare del bene che fanno le persone, come quello che un padre fa per il proprio figlio (ieri sera era presente il figlio di Sgarbi, Carlo), a dispetto delle accuse ai protagonisti del nostro tempo, che a detta di magistrati e co. fanno solo del male (ovvi riferimenti politici ai processi di Berlusconi).

Avrà anche parlato del bene ieri sera, ma non è stato un bene per lui!

https://www.youtube.com/watch?v=ajPZHgKyRew&feature=channel_video_title
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