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Christian De Sica: “Massimo Boldi se la canta e se la suona, è stato lui ad andarsene”

Ospite di Verissimo, Christian De Sica ha voluto fare delle precisazioni circa il legame professionale con Massimo Boldi. L’attore ha dichiarato: “Se la canta e se la suona, è stato lui ad andarsene. Due anni fa mi ha chiesto di tornare a recitare insieme, ma la minestra riscaldata non va mai bene”.
A cura di Daniela Seclì
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Dopo l'esperienza come giurato nel programma di Carlo Conti "Tale e Quale Show", Christian De Sica è approdato dietro il bancone di Striscia la Notizia. L'attore ha dimostrato di sapersi reinventare anche in ruoli lontani dai cinepanettoni che gli hanno fatto guadagnare l'affetto del pubblico.

In un'intervista rilasciata a Silvia Toffanin, per la trasmissione Verissimo, però, è tornato a parlare della collaborazione con Massimo Boldi. Ha colto l'occasione per chiarire definitivamente i motivi che lo hanno portare a non lavorare più con lui:

 “Massimo Boldi se la canta e se la suona. È stato lui ad andarsene, non io. A un certo punto, dopo trenta film di Natale girati insieme, Massimo mi ha detto che voleva ricominciare a fare delle cose da solo".

L'attore ha spiegato che non è stato facile per lui, ricominciare senza Massimo Boldi. La loro, ormai, era una coppia amatissima dagli spettatori. Non c'era, dunque, certezza sulla reazione che il pubblico avrebbe avuto:

"All’inizio me la sono vista brutta, perché la nostra coppia funzionava. Poi, fortunatamente, è andate bene sia a me che a lui”.

Christian De Sica: "Non tornerò a recitare con Massimo Boldi, la minestra riscaldata non va mai bene"

Christian De Sica, inoltre, ha dichiarato che è difficile che torni a lavorare insieme a Massimo Boldi:

“Due anni fa Massimo mi ha chiesto di tornare a recitare in coppia ma la minestra riscaldata, non va mai bene. Quando le cose si rompono è difficile rimetterle a posto. Non sarebbe più la stessa cosa”.

Ma, ha concluso:

“Comunque, non mi sono mai divertito tanto come con Massimo. Eravamo come Ginger Roger e Fred Astaire”.

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