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Chiusura Fazio, la Rai: “Scelta dovuta al periodo elettorale, ridotte spese inutili”

Comunicato di chiarimento dell’azienda a pochi minuti dall’annuncio di Fabio Fazio, che spiega meglio lo stop di “Che Fuori Tempo Che Fa” tre settimane prima del previsto: “Nessuna chiusura, considerata opportunità di non riprendere per una sola puntata dopo una lunga interruzione”. Ma tra le due anime della governance Rai si accende il duello: l’AD Salini convoca il direttore di rete per chiarimenti.
A cura di Andrea Parrella
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Fabio Fazio ha annunciato ieri sera la riduzione del numero di puntate di Che Fuori Tempo Che Fa, lo spazio del lunedì, in onda ogni settimana su Rai1. Brutta notizia dunque per gli amanti del programma che stava contribuendo a ripristinare lo spazio della seconda serata sulla rete uno del servizio pubblico. Immediata, da parte di molti, la lettura in chiave politica di una scelta di questo tipo, vista l'avversità a Fazio e alla sua televisione da parte della Lega e, in particolar modo, del ministro Salvini.

A pochi minuti dall'annuncio del conduttore, giungeva un comunicato da parte dell'azienda, che precisa le ragioni della chiusura anticipata di Che Fuori Tempo Che Fa, stasera (13 maggio) in onda con l'ultima puntata di questa stagione:

Nessuna chiusura di Fazio. Come già era avvenuto nei lunedì successivi alle recenti tornate amministrative, anche per le elezioni europee Porta a Porta prenderà il posto di Che Fuori Tempo che Fa in seconda serata il lunedì. Il 20 maggio per poter articolare il calendario della comunicazione elettorale prima della consultazione, concordemente con la Commissione di Vigilanza.

Il comunicato prosegue così: "Il 27 maggio, a seguire le elezioni, perché come di consueto sarà Porta a Porta a commentare i risultati con uno Speciale, secondo tradizione. E per la settimana successiva, perché (anche a seguito di verifiche con la struttura) è stata considerata l'opportunità di non riprendere per una sola puntata dopo una lunga interruzione, riducendo così ai minimi costi elevati e spese inutili e recuperando anche sulle spese generate dal fermo. Il che rientra nelle normali forme di cambiamento anche radicale dei palinsesti, dovuto ai periodi elettorali".

Inevitabile non notare quell'esplicito passaggio sui costi elevati e le spese inutili che tanto piacerà a coloro i quali concordano con l'ostilità a Fazio costruita sull'argomentazione dello stipendio eccessivo e dei costi troppo alti per l'azienda, legati naturalmente alle parole magiche "canone Rai".

Direttore di Rai1 convocata da Fabrizio Salini

Nel frattempo l'Amministratore Delegato Fabrizio Salini avrebbe convocato la direttrice di Rai1 Teresa De Santis e il responsabile dei palinsesti per un incontro lampo nella mattinata di lunedì, al fine di comprendere meglio la natura di questa decisione.

Fabio Fazio, dal canto suo, non ha potuto far altro che prendere atto della scelta dell'azienda, rimarcando gli ascolti realizzati dal programma in questa stagione e ringraziando il pubblico che ha seguito la trasmissione ogni lunedì sera.

Le parole del presidente Rai su Fazio

Automatica, per molti, l'iscrizione di questi fatti nel registro di una querelle tutta in salsa politica, dipesa dai recenti sviluppi della scorsa settimana, quando dopo il no definitivo di Salvini all'invito di Fazio in trasmissione in vista delle elezioni europee, a parlare era stato direttamente il presidente della Rai Marcello Foa, il quale al Festival di Dogliani aveva bollato così il prodotto televisivo di Fazio:

Il compenso è molto elevato, al di sopra di qualunque valutazione sugli ascolti. Nella Rai del cambiamento, rispettosa del canone pubblico, è chiaro che, per quanto vincolato da un contratto che l’azienda naturalmente deve rispettare, si pone un problema di opportunità.

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