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Chiudiamo il reality che farà innamorare i disabili

Dall’Inghilterra ecco The Undateables, il reality show che farà innamorare i disabili non è ancora partito ma sta trascinando dietro di se tantissime polemiche per il cattivo gusto e per il titolo discriminatorio.
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Dall'Inghilterra ecco The Undateables, il reality show che farà innamorare i disabili non è ancora partito ma sta trascinando dietro di se tantissime polemiche per il cattivo gusto e per il titolo discriminatorio.

The Undateables, così si chiama il reality show in onda il prossimo 3 aprile su Channel 4, televisione britannica, e già con un titolo del genere, la discriminazione diventa un campo nel quale si sta abbastanza stretti. Cosa significa il titolo di questo format, soprattutto chi sono, secondo gli autori, le persone tali da essere "undateables"? Complicato tradurlo in italiano in una sola parola, ma risulta chiaro se vi diciamo che per "undateables" si intendono tutte quelle persone alle quali sarebbe estremamente difficile organizzare un appuntamento galante. E quindi i protagonisti di questo "freak show" sono persone sfigurate, ragazzi affetti dalla sindrome di down, dall'autismo, da nanismo e tantissime altre spiacevoli conseguenze che li fanno appartenere, rispettando l'ultimo dibattito che ha portato alla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, per motivi fisici o psichici, alla categoria dei disabili.

Il cattivo gusto di questo Circo Barnum risiede quindi già nel voler circoscrivere ad una categoria televisivamente funzionale, persone che nella vita di tutti i giorni lottano con problemi reali che partono, per alcuni di questi, già dalla corretta deambulazione dei propri arti. Spettacolarizzare le loro difficoltà è di pessimo gusto e nella Gran Bretagna del "politically correct" se ne sono accorti già dal trailer dove vediamo un uomo sfigurato fino all'inverosimile, fremere davanti allo specchio del suo modesto bagno di un sobborgo di provincia e aggiustarsi i capelli, sperando che l'appuntamento vada a buon fine.

Le storie. Sono nove i protagonisti dello show: martedì verrà presentata la storia di Luke, un attore affetto dalla sindrome di Tourette, che incontrerà Lucy, una ragazza normale che non è a conoscenza del suo problema che gli causa improvvisi tic motori e fonatori. Poi c'è Richard, un radioamatore affetto dalla sindrome di Asperger, una particolare forma di autismo che lo porta ad avere dei comportamenti abbastanza schematici, ripetitivi ed estremamente pianificati al punto tale da aver richiesto espressamente agli autori di incontrare una ragazza che abiti massimo a cinque chilometri dalla sua abitazione e che non ami mangiare al primo apputamento. E ancora Penny, insegnante e trapezista per passione dalle ossa fragili, alta appena 70 cm che desidera incontrare Max, un poliziotto alto quasi due metri.

Chiudono la castlist Justin, affetto da una neurofibromatosi di tipo 1, è un uomo sfigurato di 39 anni che non è mai riuscito a fare innamorare nessuno, Shaine, un uomo con difficoltà di apprendimento, Sam, 27 anni, affetto dalla sindrome di Down e ancora Haydn, un ragazzo di 24 anni affetto dalla sindrome di Crouzon, una malattia che, a causa di una mutazione genetica, gli ha deformato i muscoli del viso e ci sarà anche spazio per la triste storia di Carolyne, una bellissima donna di 29 anni che, all'età di 24, andò a dormire e si risvegliò paralizzata a causa di alcuni vasi sanguigni deboli. E poi c'è Kali, ragazza affetta dalla sindrome di Williams, un ritardo mentale che genera un comportamento eccessivamente estroverso ed espansivo, al punto da essere chiamata malattia da "cocktail party".

Senza scrupoli. Geniale (!!!) è stata la scelta degli autori di puntare sui più diversi casi di disabilità, puntando su un ventaglio di direzioni e possibilità tanto diverse, quanto imprevedibili. Lo show  si maschera dietro il volto candido di Cupido, ritenendo di essere utile per combattere i pregiudizi della gente nel nome del "desiderio universale dell'amore". Ed io, allora, sarei il primo ad appoggiare e a proporre The Undateables, il reality che fa accoppiare gli "inaccoppiabili", se solo vedessi zero passaggi pubblicitari, prima, durante e dopo questo show che propone la diversità, la menomazione e la disabilità come un vero e proprio fenomeno da baraccone. Altro che amore universale.

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