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Chiambretti: “A Tiki Taka vorrei Ibrahimovic. Ho guardato la morte negli occhi, non temo il flop”

Piero Chiambretti ha svelato come sarà la sua edizione di Tiki Taka. Il conduttore, in una lunga intervista rilasciata a Tv, sorrisi e canzoni, ha spiegato che la parola d’ordine sarà “continuità”, ma ovviamente darà la sua impronta al programma calcistico precedentemente condotto da Pierluigi Pardo. Inoltre, ha dichiarato che CR4 – La Repubblica delle donne è ormai un capitolo archiviato.
A cura di Daniela Seclì
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Piero Chiambretti, in una lunga intervista rilasciata a Tv, sorrisi e canzoni, ha raccontato come sarà la sua edizione di Tiki Taka. Il conduttore è reduce da un durissimo periodo. Sia lui che la madre sono risultati positivi al Coronavirus e la signora Felicita purtroppo non ce l'ha fatta:

"Lavorare è una cura, una grande medicina. E Tiki Taka per me è una ripartenza, un ritorno per quanto possibile alla normalità. Ma la malattia ha stravolto la mia esistenza, è cambiata la scala delle mie priorità. La morte di una madre è la fine di un film. Mia madre è sempre stata il mio punto di riferimento, nella vita familiare e professionale. C'era sempre lei dietro di me, era una donna intelligente, una poetessa, era speciale. Dopo aver guardato la morte negli occhi, tutto diventa relativo. Ora non mi preoccuperei più di un flop, di una critica pesante. Mi sono rafforzato. Non so se cambierà il mio modo di fare tv: devo aspettare che si accenda la luce della telecamera. Magari sarò quello di sempre. Oppure no, ma ne uscirò comunque arricchito".

Come sarà Tiki Taka di Chiambretti

A contattare Piero Chiambretti per proporgli la conduzione di Tiki Taka è stato Pier Silvio Berlusconi. Il conduttore ha deciso di accettare perché ama le scommesse. Ha anche avuto modo di confrontarsi con Pierluigi Pardo, a cui è legato da un rapporto di amicizia. La nuova edizione di Tiki Taka sarà all'insegna della continuità:

"Se avessi voluto stravolgere Tiki Taka, gli avrei cambiato nome. Continuità è la parola giusta. In questo periodo di crisi un po' di sicurezza fa bene all'animo: io vorrei fare un passo indietro e riportare al centro il calcio, senza la baldoria di contorno. […] Non voglio rivoluzionare Tiki Taka: ci saranno le riflessioni, gli approfondimenti sul calcio. Ci metterò passione, con l'obiettivo di migliorare il linguaggio calcistico televisivo, pieno di formule abusate".

Lo spirito del programma resterà invariato. I suoi contenuti riusciranno a coinvolgere anche coloro che di calcio ne sanno ben poco. Quanto alla presenza del pubblico, Chiambretti ha fatto sapere che è stato previsto uno spazio per coloro che vogliono assistere alla puntata dal vivo ma è ancora tutto in divenire: "A settembre, purtroppo, le cose potrebbero peggiorare con il Coronavirus". 

Gli opinionisti di Tiki Taka

Coloro che hanno seguito le edizioni di Tiki Taka condotte da Pierluigi Pardo sanno benissimo che sul divano c'erano Bobo Vieri e Antonio Cassano. Quest'ultimo, poi, è stato escluso. Chi prenderà il loro posto? In proposito, Piero Chiambretti ha dichiarato: "Vorrei Ibrahimovic, perché è uno di esperienza profonda, non più un ragazzino, uno che dice ‘Io sono il calcio', un simpatico gladiatore che non molla mai". Quanto a Giampiero Mughini e Giuseppe Cruciani, il conduttore si è limitato a dire che alcuni opinionisti delle passate edizioni verranno conservati, ma se ne aggiungeranno altri che cambieranno di volta in volta "per non avere puntate fotocopia delle precedenti". Infine, riguardo alle presenze femminili, Chiambretti ha chiarito che ci saranno "donne, non corpi femminili da esibire" e ogni ospite sarà comunque collegata al mondo del calcio perché tifosa, moglie o fidanzata di un calciatore o giornalista sportiva.

Chiambretti non rifarà CR4 – La Repubblica delle donne

Infine, Piero Chiambretti ha fatto sapere che a malincuore ha deciso di archiviare il programma CR4 – La Repubblica delle donne: "Avevo il desiderio di cambiare, ma un po' mi dispiace perché il programma aveva costruito in tre anni un suo pubblico e andava bene. In un quarto anno sarebbe diventato una conferma. C'è bisogno di appuntamenti certi nella tv di oggi, fatta di 900 canali".

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