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“Chi vuol essere milionario?” si gira in Polonia, gli studi spostati a Varsavia nel 2018

Enrico Remigio ha dato la risposta alla domanda da un milione di euro dagli studi di Varsavia in Polonia. Nel 2018, per questioni di tempo e di budget, Mediaset ha deciso di appoggiarsi agli studi della capitale est-europea, dove il format va in onda quotidianamente. La scenografia del gioco, del resto, è uguale in tutto il mondo.
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Enrico Remigio ha risposto alla domanda su Gene Cernan da un milione di euro dagli studi del format di Varsavia, in Polonia. Proprio così. In base a una ottimizzazione dei costi, Mediaset ha cambiato location. Gli studi del popolare quiz sono stati delocalizzati a Varsavia nel 2018. Il motivo? Questione di tempo e di budget. Il format italiano ha ormai una cadenza episodica mentre in Polonia è ancora uno show che va in onda quotidianamente. Inoltre, la scenografia è uguale in tutto il mondo per questo hanno deciso di utilizzare gli studi polacchi. Lo rivelò lo stesso Gerry Scotti nel 2018 al Corriere della Sera. La produzione di "Chi vuol essere milionario?" impiega uno staff di oltre 100 persone, tra concorrenti, tecnici specializzati e membri legati al format e alla produzione.

Le produzioni Mediaset girate all'estero

Non solo "Chi vuol essere milionario?" ha gli studi fuori dall'Italia. Anche "Caduta Libera" e "The Money Drop", entrambe condotte da Gerry Scotti, hanno avuto rispettivamente 60 e 40 puntate girate all'estero. Per "Caduta Libera" sono stati utilizzati in passato gli studi di Barcellona mentre "The Money Drop" è stato girato a Colonia, in Germania.

La domanda da un milione di euro

Nella puntata di mercoledì 29 gennaio 2020 Gerry Scotti, lo storico conduttore del programma, ha letto la domanda da un milione di euro al giovane manager Enrico Remigio: "Cosa lasciò scritto sul suolo lunare Gene Cernan, l'ultimo uomo che mise piede sulla luna?". La risposta era: "Le iniziali della figlia", TDC che stanno per Tracy D. Cernan. Il concorrente ha risposto alla domanda pur essendo incerto sulla risposta, come ha fatto sapere in una intervista al "Corriere della Sera". Il concorrente ha rischiato tanto perché, in caso di risposta sbagliata, avrebbe incassato solo 70mila euro anziché i 300mila euro garantiti dalla scalata.

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