Chi è nonna Elena, cui Diletta Leotta ha dedicato il monologo sulla bellezza a Sanremo 2020
Volto della prima serata del Festival di Sanremo 2020 con Amadeus e Rula Jebreal, Diletta Leotta ha scelto una persona molto speciale della sua vita come co-protagonista del suo monologo sulla bellezza recitato sul palco dell'Ariston. La conduttrice si è rivolta a nonna Elena, seduta tra il pubblico, ricordando alcuni momenti bellissimi della sua infanzia, come la preparazione della crostata di mandarini, e soprattutto i suoi insegnamenti. Scopriamo qualcosa in più sulla splendida signora da cui Diletta ha ereditato il fascino e il carisma.
Chi è Elena, la nonna di Diletta Leotta
La signora Elena è la mamma di Ofelia Castorino, la madre di Diletta Leotta. 85 anni, è stata descritta dalla nipote come una donna la cui bellezza "faceva girare la testa a ogni uomo" in gioventù. Era sposata con nonno Salvo e ha due figli, cinque nipoti e cinque pronipoti. A Diletta ha insegnato che "La bellezza è un peso che con il tempo ti può far inciampare se non la sai portare".
La famiglia di Diletta Leotta
Diletta Leotta è nata a Catania nel 1991. La madre è Ofelia Castorina, mentre il papà è Rori Leotta, di professione avvocato civilista, amante del calcio e anche skipper e pilota. Sono una famiglia allargata: i genitori della presentatrice quando si sono conosciuti erano entrambi sposati con altre persone, lei aveva già tre figli e lui una figlia. Sui social, Diletta appare spesso con i fratellastri, in particolare con Mirko Manola (di professione chirurgo) e Ambra Manola, quest'ultima al suo fianco all'Ariston.
Il monologo di Diletta Leotta a Sanremo 2020
Questo il testo (con video più in basso) del monologo di Diletta Leotta pronunciato durante la serata di apertura del Festival di Sanremo, martedì 4 febbraio. Ricordiamo che la conduttrice sarà al fianco di Amadeus sul palco dell'Ariston anche nella finale di sabato 8 febbraio.
Sono bellissima, ma sapete una cosa, la bellezza capita. Quando accade è un vantaggio, anche perché sennò col cavolo che sarei qui, vero? Potete dire di sì, tanto so cosa state pensando. Per esempio, lei, nell'angolo, io lo so che sta pensando "bona sta Leotta". Ma sarei ipocrita se vi dicessi che il mio aspetto è solo un fatto secondario. Mi viene in mente che mia nonna Elena me lo diceva sempre: la bellezza è un peso che con il tempo ti può far inciampare se non la sai portare. E mia nonna era bellissima da giovane ed è ancora pazzesca a 85 anni. Non mi credete? Ditelo voi se non ho ragione. In tutto questo tuo lunghissimo tempo tu sei riuscita a riempire tasche di mille storie da raccontare e hai lasciato dietro di te la bellezza che faceva girare la testa a ogni uomo. Noi a volte facciamo di tutto per evitarlo ma questa sera tutti quanti dovete fare un esperimento per capire che effetto farà questo tempo su di me, volete vedere come diventerò nel 2076? (ride, ndr) Lei mi ha insegnato a non essere semplicemente bella semmai diversamente bella, l'importanza di studiare e trovare un lavoro e trovare pure l’amore, quello giusto di spera. Com’era giusto per te nonno Salvo, che amore bello è stato il vostro. Crescendo bisogna imparare che ogni giorno che viviamo è un regalo e a guardarmi con tutto quel tempo addosso una cosa l’ho capita: io non ho paura. Voglio dirti grazie nonna. E ora riportatemi all'immagine di come sono oggi, che se fossi in quel modo, col cavolo che sarei qui.