Chernobyl, il partito marxista-leninista russo chiede l’oscuramento dell’intera serie in Russia
Non si arresta il moto di indignazione della Russia nei confronti della serie HBO "Chernobyl". Dopo le aspre polemiche e le critiche dei media e la messa in moto di un movimento che arriverà a produrre una versione russa della serie dedicata al disastro ambientale tra i più gravi della storia dell'umanità, si muove anche una parte del mondo politico. Il KR, il partito marxista-leninista, ha chiesto al servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa, il Roskomnadzor, di oscurare l'intera miniserie intervendo anche sugli accessi via internet.
Le richieste del partito
Il partito, da non confondere con il Partito Comunista della Federazione Russa, cui è rivale e maggioranza, ha accusato la miniserie ideata da Craig Mazin di "demonizzare il popolo Sovietico" e di aver "trasformato una tragedia per fare manipolazione ideologica". Il Roskomnadzor, pur rivelando di non aver ricevuto alcun tipo di richiesta formale da parte del partito, ha ammesso che analizzeranno la miniserie per prendere eventualmente provvedimenti. Tra i gesti più clamorosi, il Roskomnadzor aveva già oscurato l'intera Wikipedia in tutta la Russia per un paio di giorni, salvo poi ritornare sulla decisione.
I record di Chernobyl
Ispirata dal libro-inchiesta "Preghiera per Chernobyl" di Svjatlana Aleksievič, la miniserie in cinque episodi diretta da Johan Renck, sceneggiata e ideata da Craig Mazin, ha avuto un grandissimo successo negli Stati Uniti, così come in Italia e nel mondo. Solo su HBO, il network che la produce, "Chernobyl" ha tagliato il traguardo degli 8 milioni di spettatori netti comprendenti tutte le piattaforme ed ha superato "Game of Thrones" nella percentuale di spettatori che ha scelto una fruizione alternativa alla televisione (streaming online, altri device).