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Chef Rubio contro Israele: “Esseri abominevoli, non è uno stato democratico”

Nuova esternazione di Chef Rubio, destinata a creare molto dibattito. Il cuoco televisivo ha pubblicato una serie di tweet contro lo stato israeliano, in difesa della causa palestinese: “I cecchini sionisti sparano sui bambini per uccidere e invalidare le generazioni future”. Non è mancato un nuovo scontro, accesissimo, con Salvini.
A cura di Valeria Morini
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Chef Rubio torna a far discutere per motivazioni molto lontani dalla professione culinaria. Il cuoco televisivo noto per "Unti e bisunti" e "Camionisti in trattoria", sempre molto sanguigno nelle sue esternazioni politiche, stavolta ha diretto un attacco durissimo contro lo Stato di Israele, in merito alla guerra ormai decennale con il popolo palestinese. Nel pubblicare su Twitter il video (risalente al 2016) che mostra un dimostrante palestinese ucciso dopo il lancio di una pietra dai soldati israeliani, ha apostrofato questi ultimi come "esseri abominevoli".

Le parole di Chef Rubio in difesa dei palestinesi

Immancabilmente, si è aperto il dibattito sul profilo di Rubio, attaccato da diversi sostenitori della politica israeliana. Qualcuno lo ha accusato di antisemitismo, ma Gabriele Rubini ha rispedito l'accusa al mittente, restando fermo nelle sue convinzioni.

Vorrei ricordare che i palestinesi, nonostante voi li consideriate inferiori alle bestie, sono SEMITI, quindi con me non attacca la storiella dell’antisemitismo solo perché critico la politica vigliacca e persecutoria di Israele. Se lo dice Roberto Saviano che si può criticare Israele, allora perché io non posso dire il vero, ossia che i cecchini sionisti sparano sui bambini per uccidere e invalidare le generazioni future, così da rendere il popolo palestinese dipendente da Israele? Israele non è una democrazia! Se lo Stato di Israele è ebraico non può essere democratico, perché non esiste uguaglianza. Se è democratico, non può essere ebraico, poiché una democrazia non garantisce privilegi sulla base dell’origine etnica. Fine della storia.

Lo scontro con Salvini

Non poteva mancare poi lo scontro con Matteo Salvini, ormai acerrimo nemico di Rubio che recentemente lo ha criticato più volte (per esempio, mettendo in dubbio il suo breve ricovero in ospedale). "È ufficiale: bisogna riaprire i manicomi!", ha scritto il leader della Lega contro lo chef dopo le esternazioni su Israele. Rubio ha risposto per le rime, stigmatizzando la leggerezza con cui il politico ha parlato, pur in modo provocatorio, di salute mentale e della terribile era dei manicomi: "Solo i vigliacchi come te possono scrivere impunemente con così tanta insensibilità di carcere, detenuti, manicomi e malattie mentali. Prima o poi ci incontreremo faccia a faccia e ti farò vergognare d’esistere. No Matteo Salvini, non sarà dalla D’urso. Spregevole. Non ha offeso me, ma tutte le persone che soffrono ingiustamente in strutture fatiscenti, in istituti penitenziari in cui si vernicia solo il corridoio dove passa Mattarella e nel resto dei bracci si suicidano. Lui insulta la vita, insulta l’essere umano. È una mer*a senza fiori".

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