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Chase Me, il reality show in cui è morto Godfrey Gao, ricorda The Running Man di Stephen King

La morte di Godfrey Gao durante le riprese del reality show ha acceso i riflettori sul meccanismo di gioco di “Chase me”, alla sua prima edizione quest’anno. Come in “The Running Man” di Stephen King, in “Chase Me” i concorrenti devono scappare da un gruppo di inseguitori meglio attrezzati e allenati. La scenografia e i toni enfatici dello show ricordano proprio quelli che il maestro del brivido ha in qualche modo anticipato nel 1982.
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La morte di Godfrey Gao, popolare attore e modello 35enne, nel corso delle registrazioni di "Chase Me" ha acceso i riflettori sul meccanismo di gioco di questo reality show trasmesso ogni venerdì sera dal network Zhejiang TV, in Cina. Era la prima edizione del programma le cui riprese sono iniziate l'8 ottobre. La prima puntata è andata in onda l'8 novembre 2019 e ad oggi sono soltanto tre le puntate trasmesse. Non c'è stato ancora nessun comunicato sulla possibile sospensione del programma, invocata in queste ore dagli utenti sulle piattaforme social.

La composizione del gioco

Il reality show, considerato un "humane game" sportivo, si gira in notturna, in un circuito realizzato tra le vere strade della città di Ningbo e con una avveniristica scenografia a fare da sfondo. A parteciparvi due squadre da quattro concorrenti ciascuno, tutti famosi. La squadra dei "chaser", gli inseguitori, è composta da campioni del mondo dello sport, quella dei "runner", i fuggitivi, è invece composto da attori, attrici, cantanti e modelli. Godfrey Gao era tra questi. Si è accasciato al suolo durante l'ultima prova, quella in cui un "chaser" cerca di inseguire il "runner", partito in vantaggio, tra diversi ostacoli. Stando ad alcuni commenti presenti su Weibo, la piattaforma di microblogging simile a Twitter e riconosciuta dalle autorità cinesi, il format nonostante la sua giovane età avrebbe avuto almeno altri tre incidenti, ma si erano comunque trattati di infortuni minori.

The Running Man, il libro di Stephen King

La composizione del gioco, la sua scenografia, le luci utilizzate ricordano il gioco di sopravvivenza al centro del romanzo distopico di Stephen King, "The Running Man" ("L'uomo in fuga"), di cui esiste un adattamento cinematografico con Arnold Schwarzenegger. Nel libro, scritto nel 1982 e al tempo firmato da King con il suo pseudonimo Richard Bachman, Ben Richards è un uomo disoccupato con moglie e figlia in una cinica America dell'anno 2025. La popolazione è soggiogata dalla tri-vu, una televisione tridimensionale che trasmette 24 ore su 24 giochi e show di evasione. Per poter cambiare la sua vita, Ben decide di partecipare al più violento dei giochi della tri-vu, "Uomo in fuga". Il protagonista, inseguito da una squadra di mercenari noti come i "Cacciatori", dovrà riuscire a rimanere in vita per 30 giorni e conquistare il montepremi di 1 miliardo di "nuovi dollari americani".

Come in "The Running Man" di Stephen King, in "Chase Me" i concorrenti devono scappare da un gruppo di inseguitori meglio attrezzati e allenati. La scenografia avveniristica, i toni enfatici dello show in cui ha perso la vita Godfrey Gao sembrano riprendere proprio quelli del film del 1987 diretto da Paul Michael Glaser. Il romanzo del maestro del brivido ha in qualche modo anticipato nel 1982, quello che accade nel 2019.

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