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Cesare Battisti a Le Iene [VIDEO]

Le verità di Cesare Battisti a Le Iene in un’intervista che sta facendo discutere: “Chiedo regolare interrogatorio e regolare processo, non ho ucciso nessuno”. Ma è il latitante più ricercato (e più odiato) d’Italia.
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"Non ho mai sparato a nessuno". Cesare Battisti in dieci minuti di dialogo con Le Iene, incalzato dalle pungenti domande della redazione, racconta la sua versione e si dichiara, ma questo già era noto, completamente estraneo alle accuse che lo Stato Italiano gli rivolge. Vale la pena ricordare ai più distratti che Battisti è stato condannato a due ergastoli per aver commesso quattro omicidi durante gli anni Settanta e i primi anni Ottanta, i famigerati anni di piombo.

Considerato la primula rossa del terrorismo, Battisti a Le Iene confida di aver partecipato ad azioni armate ma di non aver mai sparato nessun colpo nei confronti di nessuno e di non aver ucciso nessuno. Eppure la condanna c'è e non sarà rimossa, lui chiede di essere giudicato secondo un nuovo processo, il rifiuto secco di Napolitano c'è stato a più riprese tramite anche una lettera aperta a Dilma Rousseff, presidente del Brasile.

Le parole più forti di tutta l'intervista (che chissà quanto sarà costata in termini economici a Mediaset) sono proprio nei confronti del Presidente della Repubblica:

Napolitano in quegli anni era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario. Secondo me Napolitano sa benissimo io chi sono e cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Non ha bisogno che io glielo dica, anche perchè non ha nessuna intenzione di credermi, perchè è ancora quella persona irriducibile dell'ex Partito Comunista"stalinista" di quegli anni.

Battisti chiede il confronto con la giustizia italiana, vuole un interrogatorio vero che, stando a quanto riferito a Le Iene, non c'è mai stato, vuole il processo che tutti, qui in Italia, mediaticamente e non, gli hanno già fatto. I familiari di Antonio Santoro, maresciallo della Polizia Penitenziaria, del gioielliere Pierluigi Torregiani, del macellaio Lino Sabbiadin e dell'agente Digos Andre Campagna, non la penseranno esattamente così.

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