Catherine Spaak: “Gemma a Un Medico in Famiglia 9? Non ne so nulla”
Sulle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni torna a parlare Catherine Spaak che a Un Medico in Famiglia 8 si è rivelata davvero strepitosa: nel ruolo di una nonna "vip" e talvolta antipatica, ha divertito i telespettatori italiani che hanno seguito sempre numerosi anche questa stagione della serie tv targata Publispei. La Spaak non avrebbe mai accettato il ruolo della "classica nonna che fa le torte", mentre quello che le è stato offerto è stato senza dubbio un personaggio particolare, mai visto al Medico in Famiglia: se la sua Gemma dovesse continuare ad essere così sopra le righe, allora le piacerebbe tornare sul set (per il momento però "non ne sa nulla sulla prossima stagione") che – come tutti saprete – riaprirà ad agosto con un alcuni grandi assenti. Da Beatrice Fazi – qui l'intervista all'attrice – a Francesca Cavallin, in forse Giulio Scarpati, mentre è in arrivo il nuovo Dottor Martini interpretato da Flavio Parenti.
Catherine Spaak non si identifica in Gemma poichè, pur non nascondendo qualche difficoltà con la figlia, non si definisce eccentrica nè attaccata così tanto al suo lavoro: è un'attrice di successo che tuttavia ha tanti altri interessi. Una donna che non bada nemmeno agli ascolti nè a quelli di Harem o Forum che ha condotto in passato nè tanto meno a quelli del Medico in Famiglia (qui le anticipazioni della puntata in onda stasera). Poi però, sempre nell'intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, la Spaak si è sbilanciata sulle condizioni attuali della tv italiana:
E' diventata molto volgare, condizionando la stessa Rai. Il pubblico vuole essere protagonista, chiunque può diventare un personaggio senza averne le qualità. I reality, anzi pseudo reality perchè di reale non hanno nulla, hanno fatto precipitare tutto: fare cose mediocri adesso è molto più facili.
Immaginava e immagina una tv diversa, forse (e purtroppo) impossibile da realizzare:
L'eleganza non è più popolarissima. In passato ho avanzato proposte di nuovi format ma sono rimaste lettera morta. Giorgio Gorgi spesso mi accusava: "Tu sei troppo raffinata, intelligente, profonda, di nicchia". Come se fossero dei difetti […] Quando venne chiuso "Harem" nessuno mi dette una spiegazione. L'allora responsabile di Rai 3 Paolo Ruffini mi disse semplicemente: "Il tuo programma non si fa più".
