Caso Sarah Scazzi: arriva la multa per 400 programmi tv
La spettacolarizzazione del dolore potrebbe ricevere una grossa limitazione se effettivamente sarà confermata la notizia che per oltre 400 programmi televisivi che si sono occupati del caso dell'omicidio di Sarah Scazzi è in arrivo una multa per violazione delle norme del buon senso e del rispetto per le persone in casi così tragici.
Effettivamente intorno al caso Scazzi si è parlato ininterrottamente per settimane intere e il culmine dell'attenzione televisiva è arrivato da quando il corpo di Sarah è stato trovato in diretta su Chi l'ha visto? e la madre di Sarah ha saputo della morte della figlia con le telecamere puntate sul suo viso choccato. I giorni precedenti e successivi sono stati un susseguirsi di interviste di familiari e conoscenti della famiglia Scazzi ed è stato sconvolgente vedere che molti di questi protagonisti televisivi alla fine sono stati arrestati perchè accusati di aver preso parte all'omicidio e all'occultamento del corpo di Sarah. Stiamo parlando di Sabrina e Michele Misseri, cugina e zio della vittima che spesso hanno comunicato con l'esterno del carcere grazie a delle lettere portate prontamente in tv. Poi dopo sono stati arrestati anche Carmine Misseri e Cosimo Cosma per essere responsabili di aver aiutato ad occultare il cadavere, ma questi ultimi sono già stati scarcerati. Carmine Misseri era stato intervistato da Chi l'ha visto? proprio qualche giorno prima dell'arresto.
Ma gli speciali su Sarah Scazzi sono diventati meno intensi dopo che è stata data la notizia della scomparsa di una altra ragazzina, Yara Gambirasio, anche lei trovata morta.
L'Agcom ha voluto porre un freno a questa continua ricerca di fare ascolti in televisione sfruttando il dolore delle persone e ha comunicato all'Ordine dei giornalisti l'intenzione di multare 400 trasmissioni che si sono occupate del caso Scazzi violando le norme. Ma secondo il presidente dell'Ordine, Enzo Iacopino i giornalisti sono stati trattati come burattini da burattinai: "Seminavano tutto e tutto noi giornalisti mandavamo in onda o pubblicavamo sui giornali".
Forse è necessaria una nuova normativa chiara e condivisa da tutti e a questo proposito Iacopino dice: "L'Ordine sta riflettendo, anche alla luce dei richiami che sono pervenuti dall'Agcom che ha segnalato, credo, 400 trasmissioni televisive dedicate ad Avetrana che sono suscettibili di sanzioni disciplinari. Ma davvero c'è bisogno di nuove regole? Non basta il buon senso? La consapevolezza del dovere di avere rispetto per le persone? Secondo me, le regole dovrebbero essere nella coscienza di ciascuno di noi".
Noi crediamo che non basti appellarsi al buon senso di chi fa televisione: spesso la logica degli ascolti tv fa superare ogni norma etica mascherandosi dietro la scusa del "diritto di cronaca".