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Carola Rackete da Fabio Fazio, la furia di Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “In galera, non in tv”

L’ospitata a Che tempo che fa di Carola Rackete, capitano della nave Sea Watch che in estate salvò 43 migranti facendoli sbarcare senza permesso a Lampedusa, ha suscitato una vera bufera politica. Dalla Lega e da Fratelli d’Italia arrivano commenti contro Fazio e la Rai: “Una vergogna, ha rischiato di ammazzare i finanzieri”.
A cura di Valeria Morini
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L'ospitata di Carola Rackete a Che tempo che fa di domenica 24 novembre ha scatenato, com'era prevedibile, una vera bufera politica. Sui social Matteo Salvini tuona contro Fabio Fazio e la Rai, accusando il conduttore e l'azienda di aver portato sulla televisione pubblica un personaggio che "dovrebbe essere in galera". Anche Giorgia Meloni ha commentato negativamente l'apparizione televisiva della giovane tedesca, capitano della Sea-Watch 3 che nel giugno 2019 venne arrestata per aver fatto attraccare la nave al porto di Lampedusa senza autorizzazione per salvare i 43 migranti presenti a bordo.

L'attacco di Salvini

"Solo in Italia una come Carola Rackete può essere invitata da Fazio a Che tempo che fa: non in tv ma in galera dovrebbe essere una persona del genere", ha commentato Salvini in una diretta via Facebook durante un incontro a Perugia, ennesimo attacco del leader leghista contro la Rackete. In un tweet, ha attaccato direttamente l'azienda Rai.

Giusto tenere agli atti, per la serie "il mondo al contrario": sulla tv pubblica, pagata da tutti, è andata in onda, accolta con tutti gli onori, una che se ne è infischiata delle nostre leggi e ha speronato una motovedetta della GDF rischiando di ammazzare occupanti.

Il tweet di Giorgia Meloni

Non meno dura Giorgia Meloni che sempre su Twitter ha scritto: "Le domande che Fazio non farà a Carola Rackete: il Ministro tedesco le ha detto di sbarcare tutti in Italia? La Francia ha negato i suoi porti? Sa che ha sbarcato anche tre presunti torturatori (Mohammed Condè, Hameda Ahmed e Mahmoud Ashuia, arrestati poco dopo, ndr)? Voleva ammazzare gli agenti della Guardia di Finanza?". L'esponente di Fratelli d'Italia ha criticato anche il gesto dell'applauso di Fazio alla Rackete (che era stata prosciolta poco dopo l'arresto).

Un conduttore del servizio pubblico che omaggia in piedi una speronatrice di navi militari, è uno schiaffo a tutti i nostri uomini e donne in divisa e all’Italia intera. Ma solo io reputo questa scena una vergogna nazionale?

La Rai replica: Basta intimidazioni da parte della Lega

Le polemiche arrivano inoltre da altri esponenti della Lega. Giampaolo Rossi, consigliere Rai del partito di Salvini, insorge dalle pagine dell’Adnkronos: “Fabio Fazio sembra avere un’attitudine particolare ad intervistare personaggi sotto inchiesta da parte della magistratura italiana. Prima di Carola Rackete, ha fatto la stessa operazione con il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Io credo che la Rai debba chiarire in maniera definitiva se la trasmissione di Fazio è di intrattenimento o, invece, di approfondimento”. Il senatore Francesco Verducci della commissione di Vigilanza Rai, tuttavia, replica a questi attacchi definendoli semplicemente "miserevoli":

Rackete è una personalità di cui tutto il mondo parla, ha salvato vite umane in pericolo, è stata invitata a parlare al Parlamento europeo. Le polemiche sono solo strumentali. Bene fa il servizio pubblico a fare il suo mestiere. Basta ingerenze e intimidazioni da parte dei leghisti e di chiunque.

Cosa ha detto Carola Rackete a Che tempo che fa

La Rai ha risposto anche riportando l'ottimo dato d'ascolti di Che tempo che fa: 2,3 milioni di spettatori (share 9,4%) per il programma, che su Twitter è stato il più commentato della serata. Carola Rackete è intervenuta con Muhamad Diaoune, ragazzo senegalese arrivato su un gommone che trasportava 130 persone di cui 104 sono decedute, e con Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia. Queste le parole della giovane tedesca:

Finita l'attenzione dei media che era concentrata su di me, nel Mediterraneo la situazione è tornata la stessa. Ci sono persone che tutti i giorni lottano, che cercano di scappare dalla Libia e quando arrivano qui la loro vita non è facile. Sono consapevole che il rischio di morte continua anche ora che l'attenzione dei media è scomparsa. So quante persone in Italia sono coinvolte per aiutare altre persone in difficoltà. Ci sono tante persone che hanno bisogno di aiuto. Dove è finita la nostra umanità se non possiamo attenerci neanche alle leggi internazionali? Quando guardo al futuro e penso ai cambiamenti climatici mi preoccupo, abbiamo bisogno di tante persone per spingere verso il cambiamento, non basta una persona sola, io ho fatto una piccola cosa ma poi serve il sostegno di tanti.

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