Carlo Degli Esposti: “Le anticipazioni di ‘Braccialetti rossi 2’ sono infondate” (VIDEO)
Dopo l'intervista allo sceneggiatore di Braccialetti Rossi, Sandro Petraglia, e al cantautore Niccolò Agliardi (autore dei nove brani inediti contenuti nella colonna sonora), Fanpage ha raggiunto telefonicamente il produttore della fortunata serie tv. Ai nostri microfoni Carlo Degli Esposti ha condiviso l'entusiasmo per il successo televisivo riscosso dai Braccialetti, che in fondo era inatteso poiché poco rilevante rispetto alla lodevole intenzione generale che si celava dietro l'inizio di quest'avventura:
Non me lo aspettavo tutto questo successo perché quando la Rai ha accolto la mia proposta, il risultato di ascolto era secondario rispetto al "servizio pubblico" televisivo che eravamo intenzionati ad offrire. Il risultato è stato una conferma rispetto al fatto che bisogna avere coraggio nel proporre ai telespettatori delle storie nuove. Occorre fare dei programmi che piacciono ai ragazzi e i risultati si vedono immediatamente. La sincerità del prodotto ha fatto sì che il second screen di Braccialetti Rossi fosse il primo della Rai e del servizio pubblico.
Braccialetti Rossi 2 verrà trasmessa prossimamente e riserverà ancora tantissime sorprese ai suoi fan. Carlo Degli Esposti è intervenuto per smentire le anticipazioni della seconda serie, secondo le quali Leo morirà, Cris tenterà il suicidio e Davide ricomparirà nelle insolite vesti di angelo custode di tutti i membri del gruppo:
Il futuro della serie è complesso perché io parto sempre dalla scrittura per cui non sono legato a dei tempi bensì alla qualità della scrittura, che stiamo attualmente avviando. Nessuna delle notizie circolate è minimamente attendibile. Non è abitudine della Palomar (la società di produzione, ndr) dare anticipazioni. Quando passiamo da una fase all'altra lo diciamo. Abbiamo un rapporto trasparente con il nostro pubblico, quindi per ora stiamo ancora scrivendo ed è presto per definire le prossime trame.
Paura per il rischio di strumentalizzazione della malattia in una serie così delicata?
Tutti quelli che lavorano per la Palomar non hanno mai strumentalizzato niente. Raccontare la vita è molto complesso, questa è una storia non sui ragazzi ma dentro i giovani, per cui come tutte le storie di vita è complicata da scrivere. Quelle che sono semplici da scrivere sono delle "minchiate".