Capriotti: “Dopo la morte di mio padre persi l’uso della parola e iniziarono gli attacchi di panico”
Cecilia Capriotti è stata ospite della puntata di ‘Verissimo‘ trasmessa sabato 24 febbraio. L'ex naufraga dell'Isola dei famosi 2018 ha parlato della sua esperienza nel reality, di come è stata accolta dalla figlia una volta tornata a casa e degli attacchi di panico che l'affliggono da quando aveva 14 anni e che hanno la loro radice in un trauma subito a 2 anni.
Il trauma alla base dei suoi attacchi di panico
Cecilia Capriotti ha parlato della sua lotta contro gli attacchi di panico: "Soffro di attacchi di panico da quando avevo 14 anni. Chi ne soffre mi può capire, ti condizionano in tutto. Ti senti morire. Prima di partire già mi sono iniziati a venire. Io non so nuotare e dovevo lanciarmi dall'elicottero. Me la sono giocata tutta. Al massimo avrei fatto una morte chic". Poi, in lacrime, ha raccontato il trauma che l'ha portata a soffrire di questo disturbo:
"La ragione dei miei attacchi di panico? Ho 40 anni ma questo argomento non lo supero, non ci riesco. Li ho avuti in seguito a un trauma, a due anni e mezzo persi papà e ho perso l'uso della parola fino ai 5 anni. Avevo l'insegnante di sostegno e venivo derisa dai bambini. Non parlavo neanche con la mamma. Iniziai a parlare ma in modo particolare e riusciva a tradurmi solo mia sorella. Ora sono logorroica".
La lite con Francesca Cipriani
Parlando dell'esperienza sull'Isola dei famosi 2018, Cecilia Capriotti ha parlato anche della lite avuta con Francesca Cipriani: "Ci siamo chiarite, le sono anche stata vicina. Ha detto delle cose che non erano vere e l'ho vissuta come un tradimento. Però chiedo scusa per aver detto ‘Fenomeno da baraccone', ma lei mi aveva dato del ‘fenomeno da circo'. Gli autori hanno tagliato".
Come è stata accolta dalla figlia al ritorno dall'Isola
Infine, ha raccontato come la piccola Maria Isabelle l'ha accolta al ritorno: "Sono riuscita ad abbracciare la mia piccola. Ho vissuto l'isola con il cuore spezzato, sentivo la sua mancanza e piangevo. Quando l'ho rivista è stato particolare. Dormiva e l'ho svegliata e lei quando mi ha vista forse pensava fosse un sogno, mi aspettavo che piangesse e mi abbracciasse e invece mi ha guardata dubbiosa, era perplessa. Mi sono sentita morire, in colpa. Dal giorno dopo però era come se non fossi mai partita".