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Caprarica lascia Agon Channel: “Redattori sfruttati, lavoriamo nei container”

Antonio Caprarica ha lasciato il ruolo di direttore delle news e degli approfondimenti di Agon Channel Italia. Il giornalista ha parlato di redattori sfruttati, personale scarso e tg registrati nei container.
A cura di Daniela Seclì
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Antonio Caprarica, ex giornalista Rai, aveva intrapreso una nuova avventura professionale ad Agon Channel. Nella tv albanese era il direttore delle news e degli approfondimenti. La sua esperienza, però, è già terminata. Come riportato da Repubblica, il giornalista si è dimesso. Caprarica ha spiegato:

"Mi sono dimesso per giusta causa, per la mancanza assoluta delle strutture e del personale minimi per mandare in onda e confezionare un tg. Se questa è la tv del futuro, io non intendo starci. […] Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internaziona e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di 9 persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un'ora di approfondimento serale. Più che la tv del futuro è la tv delle repliche".

Antonio Caprarica ha dichiarato di aver lavorato sodo per tenere fede al suo impegno. Tutti i suoi sforzi, però, sono risultati vani a causa del personale scarso e delle strutture che, a suo dire, finivano con il costituire un vero e proprio limite:

"Ho fatto l'impossibile per assicurare la messa in onda del telegiornale Agon News, del programma mattutino ‘I Primi' e degli approfondimenti quotidiani di ‘Times Square': il tutto con 9 redattori. E basta. Non un producer, un autore, nemmeno una segretaria di redazione. E un solo apparecchio telefonico per tutti ma non una stampante… Un autentico miracolo che non è più possibile sostenere, nemmeno continuando a strizzare i collaboratori come si è fatto fin qui. Alle mie proteste l'editore Becchetti ha risposto di ‘non credere in principio che chi lavora 12 ore al giorno debba necessariamente stare male'".

Il canale tv, inoltre, sembra mandare in onda troppe repliche:

"Tanta fatica risulta comunque sprecata in mezzo a una programmazione di canale che, in mancanza di ‘magazzino', offre solo repliche dopo repliche – perfino della festa di lancio del 25 novembre, come i rari spettatori di Agon Channel Italia hanno potuto tristemente verificare".

Inoltre, ha affermato che i tanto decantati studi "di livello hollywoodiano", sarebbero solo "uno specchietto per le allodole, utilizzato per inserzionisti ingenui".

"Bastano pochi esempi: le salette di montaggio del TG sono allestite in container nemmeno insonorizzati, così quando piove, causa ticchettio delle gocce, per incidere le voci bisogna farsi ‘ospitare' nelle salette del canale albanese, all'interno del capannone, ovviamente se disponibili. Il TG non ha uno studio ( solo ‘virtuale'), non dispone di una sola troupe, e va chiuso e registrato (!!!) almeno un'ora e un quarto prima per essere trasmesso a Roma, e da lì mandato in onda: spesso le notizie risultano ormai superate. Gli unici materiali filmati sono quelli di agenzia o di Youtube. In più, gli scarsi redattori vengono costantemente ‘sequestrati' dall'editore, a scapito delle news, per essere usati in ‘talent' concepiti da un giorno all'altro a scopo di puro riempimento del palinsesto".

Antonio Caprarica conclude dicendo di aver descritto la situazione a Becchetti più volte, ma di non aver ricevuto alcun riscontro. Pertanto ha deciso di lasciare il suo incarico.

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