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Canone Rai verso la cancellazione, qual è il futuro del servizio pubblico?

Il vice ministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, durante l’ultima audizione della Commissione di Vigilanza ha specificato che si è pronti ad aprire un tavolo di discussione sul Canone Rai: “In Europa non esiste più, ma c’è una tassa sul nucleo familiare. L’evasione è a livelli ormai insopportabili”.
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Il vice ministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, durante l'ultima audizione della Commissione di Vigilanza ha specificato che si è pronti ad aprire un tavolo di discussione sul Canone Rai: "In Europa non esiste più, ma c'è una tassa sul nucleo familiare. L'evasione è a livelli ormai insopportabili".

Il vice ministro allo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, durante l'ultima audizione della Commissione di Vigilanza ha specificato che si è pronti ad aprire un tavolo di discussione sul Canone Rai. Il futuro potrebbe cambiare, lo scenario delle comunicazioni, di fatto, è mutato già da un pezzo. La direzione da prendere, con i cambiamenti da attuare, potrebbe portare ad una cancellazione totale del Canone Rai e, in sostituzione, optare per una tassa "tv" a carico del nucleo familiare, come del resto hanno già fatto altri paesi europei da molto tempo.

In Europa si va abbandonando il concetto di canone a favore di un'imposta generale sui media e questo potrebbe servire da faro di orientamento. Alcuni paesi hanno scelto una tassa a carico del nucleo familiare e questo va incontro alla convergenza tecnologica perché prescinde dal possesso dell'apparecchio. Sono stati esaminati i sistemi usati in altri paesi, come la Grecia, dove il canone viene addebitato nella bolletta per i consumi elettrici

La tassa sul nucleo familiare. In Austria, Finlandia, Germania, Irlanda, Svezia e Svizzera, il canone si è trasformato in una tassa a carico del nucleo familiare. Il livello di evasione in Italia è diventato ormai altissimo, per questo si è tenuti ad un'intervento mirato, atto a studiare la migliore forma possibile per un recupero "quantomeno parziale" dell'evasione.

Più la gente crede nel servizio pubblico, più verrà accolta la lotta all'evasione, più si recupereranno gli introiti della Rai e minore sarà la sua dipendenza dalla pubblicità. Il tutto per un investimento maggiore su una tv di qualità, con investimenti maggiori nella produzione audiovisiva e nella cultura.

Da qui a cancellare il canone, ne passerà d'acqua sotto i ponti. Con le dichiarazioni di Catricalà, però, si aprirà una nuova fase per modificare il sistema di riscossione del servizio pubblico e per dare uno scossone deciso, cercando di diminuire drasticamente il livello di evasione, ancora troppo alto.

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