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Cannavacciuolo: “Noi ristoratori non ci meritiamo un nuovo lockdown”

Al Corriere della Sera, Antonino Cannavacciuolo si racconta con sincerità su un possibile lockdown: “Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi, ridotto i coperti, distanziato, riaperto in sicurezza e ora rischiamo di dover chiudere di nuovo? No, non ce lo meritiamo proprio”.
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Antonino Cannavacciuolo serra le fila e porta avanti le ragioni dei ristoratori italiani e in una intervista al Corriere della Sera dichiara: "Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi, ridotto i coperti, distanziato, riaperto in sicurezza e ora rischiamo di dover chiudere di nuovo? No, non ce lo meritiamo proprio". Parla per esperienza diretta il noto chef televisivo, che oltre a Villa Crespi, il suo ristorante stellato di Orta San Giulio, in provincia di Novara, sta lavorando per inaugurare un nuovo albergo ristorante a Ticciano, il suo paese d'origine, attualmente sotto lockdown per i troppi contagi. Infatti, i suoi progetti sono tutti rimandati: "Il cantiere è fermo, ma mi viene quasi da ridere: la frazione di Ticciano, dove si trova l’albergo, è l’unico posto già in lockdown". 

L'intervista a Antonino Cannavacciuolo

Al Corriere della Sera, Antonino Cannavacciuolo si racconta con sincerità sulla vicenda che sta tenendo banco. Il possibile lockdown, paventato da Vincenzo De Luca e poi smentito, ha causato la rivolta della cittadinanza di Napoli venerdì sera. Antonino Cannavacciuolo, incontrato a Villa Crespi, dice la sua:

A questo punto non ci si doveva nemmeno arrivare. Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi, ridotto i coperti, distanziato, riaperto in sicurezza e ora rischiamo di dover chiudere di nuovo? No, non ce lo meritiamo proprio. […] Ci organizzeremo come abbiamo sempre fatto. Intanto già da prima, anche per far sentire al sicuro i clienti, i tavoli da otto non li facciamo più e quelli da quattro sono diventati da due. Dopo di che, però, perché ci siamo ridotti così? Quest’estate abbiamo visto feste ovunque, barche piene…E i ristoratori che hanno, giustamente, rispettato le regole ora si trovano di nuovo a rischio chiusura. No, bisognava evitare di allentare troppo nei mesi scorsi. Del resto, l’Italia ha fatto un ottimo lavoro chiudendosi per mesi. All’estero, invece, dove hanno aperto troppo presto o non hanno mai chiuso stanno peggio di noi. Questo vantaggio non andava sprecato.

La nuova edizione di Antonino Chef Academy

Antonino Cannavacciuolo sarà in onda il 27 ottobre con una nuova edizione di Antonino Chef Academy. Il primo premio consiste in un posto nella brigata del ristorante di Villa Crespi. Il vincitore dell'anno scorso, Davide Marzullo, lavora ancora con lui:

La nostra brigata è una grande famiglia: quando si entra, difficilmente si lascia. E Davide è molto bravo e concentrato. Si è guadagnato una postazione di lavoro importante, alle cotture. Tra qualche anno, allora, dopo cinque o sei edizioni del programma potrei anche aprire un locale con in brigata tutti i vincitori dell’Academy.

La dieta di Antonino Cannavacciuolo

Per Antonino Cannavacciuolo è difficile seguire una dieta durante le riprese, ma è comunque riuscito a perdere venti chili: "Mi rimetto anche a correre, cinque giorni alla settimana, di mattina presto. Sto molto meglio. Come ho fatto? Nessuna dieta particolare, ho ridotto in modo drastico le quantità. Prima mangiavo veramente troppo, ora sto semplicemente tornando umano".

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