Alex Britti: “I talent non sfornano artisti, ma tuttologi che vanno all’Isola dei Famosi”
Alex Britti torna a parlare del mondo dei talent show in un'intervista a Messaggero Tv. Il cantante romano, la prossima estate in concerto con Max Gazzé, ha attaccato duramente l'universo di programmi come Amici o X-Factor, lodandone l'aspetto spettacolare ma sostenendo come sia difficile tirarne un fuori un vero talento capace di sopravvivere sulla scena musicale.
I talent hanno un loro modus operandi. Sono televisione, è gradevole vederli… ma sfornano dei tuttologi, non degli artisti. Se vedi un cantante in un talent, con le luci, lo studio televisivo, i ballerini, è uno spettacolo micidiale. Poi, se prendi quell'artista e lo metti con un pianoforte ed un microfono, si smonta. È come vedere le modelle struccate.
"Da quei programmi escono dei prodotti, l'artista è una cosa diversa"
Ha continuato Britti:
Da quei programmi escono fuori dei prodotti, mentre gli artisti sono una cosa diversa. Oggi essere un artista significa anche raccogliere molti like, il che vuol dire tutto e niente. Magari fai una canzone di successo e poi passi a presentare o vai a fare l'Isola dei Famosi. Ecco, queste sono cose che non appartengono alle persone della mia generazione.
Il riferimento, nemmeno troppo velato, porta immediatamente alla mente personaggi come Valerio Scanu, Marco Carta e Moreno, tutti e tre lanciati dalla fucina di Amici e poi approdati, in annate diverse, sulle spiagge dell'Isola dei Famosi. Si potrebbe citare, volendo, anche il caso di Briga, recentemente passato dal mestiere di rapper a quello di "mentore" a Selfie – Le cose cambiano. Sono ben pochi a "salvarsi", secondo Britti: "Non dico che tutto è falso e tutto fa schifo. In 20 anni di talent qualche nome è rimasto, penso ad Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Marco Mengoni e in parte Giusy Ferreri. Ecco, loro hanno talento e penso che si sarebbero fatti notare lo stesso".
