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Brian May a Che tempo che fa: “Torneremo in Italia”

Prima puntata di “Che tempo che fa” su Rai3, in cui è stato ospite Brian May, il fondatore insieme a Freddie Mercury della storica rockband dei Queen. Il chitarrista ha ripercorso la sua carriera in occasione dei 50 dalla nascita del gruppo e a quasi trent’anni dalla scomparsa dell’iconica rockstar.
A cura di Ilaria Costabile
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La nuova stagione di Che Tempo che fa, in prima serata su Rai3, si apre con un personaggio d'eccezione: Fabio Fazio si è dilettato in una chiacchierata con Brian May, fondatore della storica rock band dei Queen, che lo superato un anno particolarmente difficile e non solo per la pandemia. Il chitarrista ha ricordato l'iconica figura di Freddie Mercury, a quasi trent'anni dalla sua scomparsa e ha ricordato anche l'anniversario della nascita del gruppo ben cinque decenni fa: "Abbiamo deciso di non fare nulla, non volevamo fare troppa confusione, anche perché 50 anni ci fa sentire molto vecchi, sono felice di esserci, di suonare, l’anno prossimo parte il nostro tour, verremo anche a Bologna". 

Da insegnante a rockstar

Una notizia che renderà felici gli appassionati della band che, finalmente, riprende a suonare in giro per il mondo, con due date a luglio 2022 in Italia. Brian May ha ripercorso la sua lunga carriera che, però, lo ha visto anche vestire ruoli diversi da quello del chitarrista di una rock band, come il pubblico è abituato a vederlo: "Insegnavo matematica alla scuola media, ma i ragazzini erano molto sospettosi mi chiedevano “professore ma lei è una rockstar?". L'insegnamento è durato poco, però, e May si è completamente dedicato alla musica, divenendo il più grande chitarrista di tutti tempi, titolo che gli è stato assegnato da una delle più prestigiose riviste musicali, diventando a tutti gli effetti una leggenda, come gli ricorda anche Fabio Fazio:

Il segreto è non prendere le cose troppo seriamente, il segreto è mantenere la tua visione e la concentrazione. La cosa bella dell’essere un musicista e un chitarrista è il fatto che la gente mi ascolti, ci sono tantissimi artisti bravissimi e io non sono il più bravo di tutti, perché non ci credo, ma sono felice di essere uno tra loro.

Il ricordo di Freddie Mercury

Non poteva mancare il ricordo di Freddy Mercury, di cui a novembre cadono i trent'anni dalla morte. L'immagine della rockstar è sempre stata travisata, come evidenzia Brian May: "Molti pensavano che fosse egoista, ma non è vero. Era molto diplomatico nella band e riusciva a trovare una soluzione, non mi piace santificare le persone, però Freddie era un essere umano straordinario, era sempre presente, riusciva ad arrivare al cuore della gente. Ci manca tantissimo ancora adesso, è ancora incredibile credere che non ci sia più, io ho la sensazione che non ci abbia mai lasciati". Grazie al film del 2018, "Bohemian Rhapsody" diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, la figura del frontman della band è stata descritta come desideravano, nonostante i fan abbiano aspramente criticato il film, ma May ha dichiarato di essere contento:

È diventato un film da un miliardo di dollari non ce lo saremmo mai aspettato, abbiamo presentato quello che volevamo, abbiamo presentato Freddy come essere umano, come artista, il film è arrivato anche alle nuove generazioni e sono contento. Noi eravamo emozionati, nervosi, perché eravamo anche noi al centro della storia. Ho portato lì tutta la famiglia, io ho tre nipotini, non si rendono conto di chi eravamo in passato, così potranno ricordarmi quando non ci sarò più.

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