Braccio di ferro sui diritti, il prossimo campionato rischia di non avere partite in tv
La notizia del giorno è il colpo di coda di Sky che è riuscito nell'intento di sospendere la procedura di assegnazione dei diritti tv della Serie A, attraverso il bando dell'intermediario Mediapro, fino al prossimo maggio. Il tribunale civile di Milano ha accolto la richiesta di Sky Italia, il primo network che aveva lanciato la propria offerta, di verificare l'aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, alla Legge Melandri e alle indicazioni più recenti dell'Autorità della concorrenza.
Il rinvio al prossimo 4 maggio
C'era un termine per le presentazioni, questo termine scadeva alla mezzanotte del 21 aprile e adesso i tempi si allungano fino al 4 maggio. Il Tribunale ha riconosciuto "la particolare rilevanza del periculum in mora connesso a un'operazione commerciale di così rilevante entità e destinata a proiettarsi in un ampio arco temporale, rispetto alla quale il paventato effetto distorsivo sarebbe del tutto idoneo a determinare gravi squilibri nel mercato e in danno dei singoli operatori dell'informazione interessati in ragione della notevole influenza sulla acquisizione (e perdita) di quote di mercato che l'esito della gara".
La Serie A in diretta rischia di saltare
In soldoni, la prossima Serie A in diretta tv rischia di saltare. Abbiamo il concreto pericolo che il 19 agosto il campionato parta senza avere coperture televisive. "Il bando di Mediapro" – fa sapere in una nota Sky Italia – "solleva così tante perplessità da rendere necessario verificarne la legalità prima di presentare importanti offerte". I tempi si allungano, il clima è di grande incertezza. Lo scenario possibile non è roseo, il bando rischia seriamente di saltare. Mediapro potrebbe puntare sul canale della Lega Calcio, forse chiederanno una deroga. Per adesso, la partita sembra la stiano vincendo quelli di Sky Italia, prendendo tempo.
