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Boris diventa realtà: Mazza e “l’incubo” di passare da Rai1 a Rai Cinema

Le tre reti Rai avranno presto nuovi direttori, una sorta di rimpasto interno. Mazza, direttore di Rai1, verrà probabilmente spostato a Rai CInema: lo stesso incubo che perseguita il personaggio interpretato da Antonio Catania in “Boris il film”.
A cura di Andrea Parrella
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Le indiscrezioni sui prossimi avvicendamenti in Rai confermano lo stato di work in progress della rivoluzione-non rivoluzione per le nomine dei nuovi direttori generali di rete. Ci sono buone possibilità che Angelo Teodoli, pedina fondamentale di quella che fu l'era di direzione della prima rete di Del Noce, dalla responsabilità dei palinsesti passi alla direzione di Rai2. Concreta anche la possibilità di un avvicendamento alla terza rete, dove il ciclo Di Bella sarebbe in esaurimento ed il nome papabile per la sua successione sarebbe quello di Andrea Vianello, conduttore di Agorà al mattino ed uno dei personaggi più apprezzati del panorama giornalistico Rai in questo momento.

E a Rai1 cosa succederebbe? – Quello che riguarderà la prima rete è stato già preventivato da tempo, ovvero che l'attuale responsabile della sezione intrattenimento, Giancarlo Leone, riceverà appunto la nomina di direttore dell'ammiraglia, sostituendo Mauro Mazza, che da qualche anno occupa quella poltrona. E' uno schema preciso che fa sollevare un sorriso a guardare la probabile destinazione di quest'ultimo, in quel solito turbinio del sistema chiuso Rai, nel quale non si fa altro che rimescolare di continuo le poltrone, senza alterare quasi mai la rosa delle persone che le occupano. Mauro Mazza sarà destinato, molto probabilmente, alla presidenza di Rai Cinema.

Una poltrona prestigiosa si direbbe – Se non interferisse la memoria a ricordarci un personaggio, quel Diego Lopez interpretato da Antonio Catania, che in Boris il film si trovava ad essere protagonista della medesima situazione, considerando quello spostamento una retrocessione, un declassamento. Dalle mise istituzionali in giacca e crvatta è passato ad indossare maglione e occhiali da intellettuale di sinistra e per lui quella poltrona diventa un tale incubo che fa di tutto per tornare al suo posto precedente,il paradiso della televisione. E' lo stesso destino che attende Mazza, probabilmente già terrorizzato all'idea di un passaggio così traumatico. E' per questo motivo che gli indirizziamo tutto il sostegno morale possibile e un invito a resistere: tieni duro Mauro, prima o poi il momento passerà.

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