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Borioni e Laganà: “La Rai stia vicina ai più fragili, ai disabili e alle loro famiglie”

Con una lettera pubblica i consiglieri Rita Borioni e Riccardo Laganà ribadiscono che la Rai, in questo complesso periodo di emergenza, “ha il dovere e l’urgenza di produrre e promuovere una programmazione dedicata ai temi del sociale, di supporto al terzo settore, alle persone fragili, con disabilità e alle loro famiglie”
A cura di Andrea Parrella
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Nei giorni in cui gli italiani affrontano l'emergenza coronavirus rispettando il consiglio a restare in casa in isolamento, la televisione assume un ruolo fondamentale di svago e compagnia, nonché informazione per il pubblico da casa. E in questo la Rai ha, in questo momento più che mai, un ruolo essenziale in quanto servizio pubblico.

I consiglieri di ammministrazione Rita Borioni e Riccardo Laganà hanno pubblicato un comunicato nelle scorse ore in cui chiedono all'azienda di intensificare la programmazione relativa ai temi sociali, al supporto per le famiglie e per le persone fragili che maggiormente possono essere colpite da questo momento di difficoltà per tutta la nazione.

La Rai per il suo ruolo di servizio pubblico radiotelevisivo ha, ora più che mai, il dovere e l’urgenza di produrre e promuovere una programmazione dedicata ai temi del sociale, di supporto al terzo settore, alle persone fragili, con disabilità e alle loro famiglie. Proprio oggi che il Covid 19 ci impone di tenere le distanze per ridurre i rischi di contagio, chi è più fragile deve poter sentire la vicinanza e il supporto del servizio pubblico.

Secondo i consiglieri la necessità, in questo momento, è quella di "dare voce e spazio a quelle competenze che per anni si sono occupate di sostenere e accompagnare chi vive difficoltà già grandi in tempi normali e che in queste settimane deve affrontare ostacoli e problemi, materiali e immateriali, ancora maggiori". In questo senso il riferimento è alle "persone autistiche o con sindrome di Asperger, ma anche alle persone sole, agli anziani, o ai giovani e giovanissimi costretti dalle circostanze a mettere in pausa la loro vita sociale proprio nella delicatissima fase della crescita, con conseguenze difficili da prevedere". Il comunicato di Borioni e Laganà si chiude così:

In questo senso la Rai deve farsi perno e motore di un offerta al pubblico di strumenti corretti di decodificazione di quanto accade ma anche facendosi promotrice di inclusione e coesione sociale per uscire, speriamo a breve, ancora più forti dalla crisi sociale ed economica nella quale la pandemia ci sta scaraventando.

Pochi giorni fa in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, il consigliere Laganà aveva parlato di come la Rai in questo momento fosse chiamata a confermare il proprio ruolo culturale nel tenere insieme il paese in questo momento, considerando sempre l'esigenza di garantire la salute dei dipendenti.

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