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Boom di ascolti per Morandi in Arena, ma Celentano fece meglio

Morandi conferma il grande risultato di lunedì e stravince la gara d’ascolti. Perso il confronto col Molleggiato, che non ha senso d’esistere: Celentano lo guarda anche chi lo odia, per curiosità, Morandi è impossibile odiarlo.
A cura di Andrea Parrella
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Gianni Morandi ha chiuso in bellezza la sua due giorni all'Arena di Verona, ieri sera, portando sul palco amiche e ospiti d'eccezione, anche per confermare un risultato d'ascolti, quello di lunedì, che l'aveva visto prevedibilmente stracciare la concorrenza e stravincere il prime time con 5.834.000 spettatori e una media di share 23.89%. Uno spettacolo simbolico, in entrambe le serate, del valore nazionalpopolare (non è una definizione denigratoria, tutt'altro) del Morandi personaggio, passato attraverso traversie multiple durante la sua carriera e giunto negli ultimi anni ad una definitiva consacrazione presso il pubblico, tutto, non solo i nostalgici.

Due serate diverse – Ci si attendeva, a dire il vero, una leggera differenza tra i risultati della prima e della seconda serata, che in effetti non c'è stata. Senza nulla togliere agli ospiti di ieri sera (il sottoscritto ritiene che Zalone sul palco sia stato quasi più bravo di Fiorello, ma questo poco conta), è certo che l'impressione è che il ragazzo di Monghidoro si sia sparato le cartucce principali proprio lunedì, ospitando Fiorello appunto, la Carrà, Morricone. Ieri sera il cast lasciava un po' a desiderare quanto a spessore e tenuta potenziale della scena, indipendentemente da una presenza impressionante di Morandi che ha compensato qualsiasi vuoto possibile. Perché come si diceva, i dati di questa mattina dicono che Morandi abbia ottenuto un risultato pressoché paritario a quello del lunedì: nella prima parte 6.428.000 telespettatori, per uno share del 22,81% e nella seconda 5.393.000, 25,01% (ecco il nostro racconto della diretta).

Le due serate a confronto – Un confronto onesto tra le due serate può essere fatto solo nell'ottica di un'analisi, seppur approssimativa, della concorrenza (ci si tiene a sottolineare che si è fatto di tutto perché lo spettacolo fosse a reti unificate, vista la quasi totale soppressione di concorrenza) il Montalbano del lunedì che ha registrato più di 5 milioni e mezzo di spettatori ha insidiato più di quanto abbia fatto ieri Ballarò, che ha tuttavia viaggiato sulla sua media ( 3.487.000 telespettatori per il 12,05%). Al netto dell'assenza di Pechino Express lunedì e Le Iene ieri sera (programmi capaci di attirare un pubblico molto diversificato) si ritiene dunque giusta la scelta di bilanciare gli ospiti in questo modo, affinché la prima fosse la serata di punta, mentre la seconda una vera e propria festa, quando il ghiaccio era stato ormai sciolto.

Celentano vince? – In conclusione si può dire che le aspettative di Mediaset sono state ampiamente confermate. Un unico dato potrebbe turbare l'irreprensibile Morandi, ovvero che Celentano, il solo termine di paragone per questa tipologia di concerto all'Arena di Verona, a ottobre dell'anno scorso fece nettamente meglio, registrando punte di 9 milioni 257 mila spettatori e uno share al di sopra del 31%. Si sa, due dati che vivono di una sproporzione netta motivata da diversi punti di vista, primo su tutti la presenza più assidua di Morandi in televisione negli ultimi anni e di certo l'aspettativa minore che il pubblico pone nei suoi confronti. Si potrebbe dire che Celentano e Morandi siano amati dallo stesso numero di persone, la differenza è che il Molleggiato, per pura curiosità, lo guardano pure quelli a cui sta sulle scatole. Ed è difficile che Morandi stia sulle scatole a qualcuno.

 

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