Bonolis: ‘Torno ad Avanti un altro, se rifarò Sanremo sarà con Luca Laurenti”
Chi rimpiange Paolo Bonolis alla conduzione di "Avanti un altro" può dormire sonni tranquilli. Il presentatore, in questi mesi sostituito da Gerry Scotti alla guida del programma preserale, tornerà a partire dalla prossima stagione (e non, però, ad aprile, come annunciato in un primo momento). Lo ha annunciato lui stesso, in un'intervista alla rivista milanese MI-Tomorrow.
Avanti un altro, come tutte le mie trasmissioni, l'ho scritto da solo con i miei collaboratori. È ovvio, quindi, che sia un vestito per me e Gerry, avendo un’altra taglia in tutti i sensi (ride, Ndr), si è dovuto adattare a questo abito. Certo, poi ci sono quelle parti dove il vestito va meno a pennello, ma il 16% è un ottimo risultato nel preserale di Canale 5. Ci sarà qualche sorpresa con Gerry prima della fine di questa stagione, poi riprenderò regolarmente dalla prossima.
Bonolis si è quindi dichiarato stupito del successo di "Le Iene presentano Scherzi a parte". Attenzione, però: il conduttore non sembra affatto intenzionato a ripetere l'operazione.
C’eravamo io e una panchina. Con due cioccolatini sembrava quasi Forrest Gump. Rifarlo? Non mi diverte molto lanciare filmati…
Ritorno a Sanremo?
Inevitabile parlare di Sanremo. Il giudizio sull'edizione condotta da Conti è positivo ma con qualche riserva:
Carlo Conti ha fatto un ottimo lavoro, con il suo stile: quello di presentare lo spettacolo, non di farlo. Ha ottenuto un risultato importante ma, va detto, in assoluta assenza di controprogrammazione.
Nel futuro di Bonolis c'è dunque ancora il Festival, dopo le due conduzioni nel 2005 e nel 2009? Lui si è detto molto bendisposto e ha già rivelato chi porterebbe all'Ariston. Immancabile la presenza del sodale Luca Laurenti:
Non posso prescindere da Luca Laurenti, ma aggiungo Lorenzo Cherubini, tra le penne più belle nel panorama della musica internazionale, e Corrado Guzzanti, che mi piace da morire per il suo modo di fare satira. Sono due nomi con cui condividerei un’avventura del genere. Ospiti internazionali? Nel 2009 non riuscii a portare Sean Penn, ci riproverei. L’importante è non confezionare interviste banali.
La nostalgia per "Ciao Darwin"
In attesa di rivedere (forse) il conduttore sul palco sanremese, chissà che non si possa andare a ripescare qualcuno dei suoi grandi successi del passato:
Riprenderei Ciao Darwin perché merita e ancora oggi è molto moderno. Certo, è complesso da scrivere, condurre e realizzare, ma penso che il film premio Oscar La Grande Bellezza sia proprio Ciao Darwin. Spero di riuscire a rifarlo. Come Il senso della vita, un progetto che oggi si sposerebbe perfettamente con la mia persona: mi faccio domande, ascolto risposte e guardo con distacco e ironia a quello che le persone mi dicono, dando il giusto peso alle parole e alle emozioni