Bill O’Reilly accusato di molestie sessuali, Fox News licenzia il conduttore amico di Trump
Si conclude la carriera televisiva di Bill O'Reilly, storico anchorman americano di Fox News e commentatore politico attivo dal 1975, conduttore dal 1996 del programma "The O'Reilly Factor". Rupert Murdoch, proprietario di Fox (di cui fa parte anche il gruppo Sky), ha formalizzato in data 19 aprile il licenziamento di O'Reilly, dopo lo scandalo sessuale che l'ha travolto nelle scorse settimane. Il presentatore 68enne, come rivelato da un’inchiesta del New York Times, è stato accusato da ben cinque donne di molestie sessuali. Alla diffusione della notizia, quasi 60 sponsor hanno scelto di ritirare le loro inserzioni pubblicitarie dalla trasmissione di O'Reilly, causando un danno enorme al canale. La decisione di Fox è incontrovertibile: "Dopo un’attenta revisione delle accuse il gruppo e Bill O’Reilly hanno deciso che non tornerà su Fox News".
E dire che per anni O'Reilly è stato un volto fondamentale della tv a stelle e strisce nonché un sostenitore importantissimo per il partito repubblicano Usa (da sempre, Fox è schierata apertamente a destra): simpatizzante di George W. Bush – salvo prenderne le distanze alla scoperta che l'Iraq non possedeva le armi di distruzioni di massa – e grande detrattore di Obama, ha giocato un ruolo basilare nell'ascesa politica del neopresidente Donald Trump, di cui è amico da anni. Proprio Trump lo aveva difeso nei giorni scorsi: ": "Non credo che Bill abbia fatto qualcosa di sbagliato". O'Reilly, che qualche giorno fa ha incontrato papa Francesco in Vaticano, ha sempre negato le accuse, spiegando di aver risolto con risarcimenti economici i contenziosi con le accusatrici per non turbare la sua vita famigliare. Era assente dalla tv dalll'11 aprile, ufficialmente per le vacanze pasquali; non tornerà più sulla rete, neppure per dire addio ai suoi spettatori.
Il precedente: le dimissioni di Roger Ailes
Non sembra esserci davvero pace per Fox News, che già lo scorso anno ha dovuto affrontare le dimissioni dell'amministratore delegato Roger Ailes. Anche quest'ultimo è stato costretto all'addio dopo accuse di molestie sessuali perpetrate da diverse ex dipendenti tra cui Gretchen Carlson e Megyn Kelly. Il canale di Murdoch incassa dunque un colpo dopo l'altro, paradossalmente in un momento in cui i repubblicani sono più forti che mai, grazie all'elezione di Trump. I continui scandali sul network che più di ogni altro sostiene il partito conservatore potrebbero però danneggiarlo notevolmente.
