Bill Cosby presenta un nuovo ricorso contro la condanna per violenza sessuale

L'attore Bill Cosby non si arrende dinanzi alla condanna di molestie sessuali per la quale deve scontare una pena che può arrivare ai dieci anni di carcere. Ha deciso, perciò, di muovere un nuovo ricorso presentando dei documenti alla Corte Suprema della Pennsylvania che contesterebbero la validità delle testimonianze rilasciate al processo da cinque donne. Secondo quanto riportano le carte, infatti, le cinque donne che hanno presenziato non avrebbero potuto prenderne parte. Il comico, intanto, continua a dichiararsi innocente.

Il nuovo ricorso di Bill Cosby

Gli avvocati dell'83enne si appellano al fatto che le donne intervenute nell'ultimo processo, che ha confermato la condanna di molestie, avrebbero riportato degli avvenimenti verificatisi ben più di dieci anni fa. Questo, secondo i legali, sarebbe già un presupposto valido per non ammettere le loro testimonianze al processo, dichiarando che questi racconti hanno influenzato la giuria che, quindi, non sarebbe stata obiettiva nel condannare il comico. Questo secondo ricorso, però, potrebbe ottenere lo stesso esito del primo tentativo di rigettare la sentenza, che non è stato accolto.

La vicenda giudiziaria di Bill Cosby

Attualmente l'attore, finito al centro di un enorme scandalo sessuale diversi anni fa che ha contribuito a sgretolare totalmente la sua immensa fama nel mondo dello spettacolo internazionale, deve scontare una pena in carcere per un periodo che va dai tre ai dieci anni. Cosby è stato infatti condannato per violenza sessuale aggravata ai danni di Andrea Constand. I fatti si sarebbero verificati nel 2004. L’attore l’avrebbe invitata nel suo appartamento e dato tre pillole prima di abusare di lei. Per quell’accusa, Cosby è stato condannato a scontare una pena che va dai 3 ai 10 anni di carcere. La vicenda processuale di Cosby è stata travagliata. Un primo processo era stato annullato a causa dell’impossibilità dei giurati di trovare un accordo. Cosby è stato condannato nel corso di un secondo processo.