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Beppe Grillo a Porta a Porta, il ritorno in Rai dopo 21 anni di assenza

Beppe Grillo ospite di Bruno Vespa, sarà in Rai dopo un’assenza ventennale: ripercorriamo tutte le sue incursioni televisive dei tempi recenti, che hanno certamente segnato la situazione politica italiana.
A cura di Andrea Parrella
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Se il passaggio di questa sera si rivelerà epocale o meno non è dato saperlo, ma è necessario sottolineare come la partecipazione di Beppe Grillo a Porta a Porta in diretta,questa sera, segnerà di fatto uno spartiacque quantomeno politico per il Movimento 5 Stelle e, soprattutto, potrebbe significare un passo importante per la tv politica nostrana, che da quasi due anni pare misurare la propria autostima sulla base del motto "quanto Grillo ho". Bruno Vespa accoglierà in Rai il capo politico intenzionato a fare il pieno di consensi a pochi giorni dalle elezioni europee del 25 maggio, tornata nella quale il Movimento 5 stelle sta investendo molte se non tutte le proprie energie. E si tratterà di un ritorno in Rai che avviene a ben 21 anni di distanza dall'ultima presenza ufficiale di Beppe Grillo sulle reti del servizio pubblico televisivo. Dopo gli anni d'oro dei "Fantastico" e dei "Sanremo", nel 1993 si consumò l'ultimo incontro concordato tra le due parti, quando la Rai trasmise lo spettacolo del comico genovese al Teatro delle Vittorie di Roma. Dopo non si è trattato d'altro che di interviste e molte, tantissime citazioni nei telegiornali di informazione.

Certo, da qualche anno a questa parte Grillo ha attirato su di sé una considerevole attenzione, durante la progressiva muta che l'ha visto trasformarsi da satiro puro in anfibio tendente alla politica ed accadeva anche prima che il Movimento di fatto nascesse, quando c'era già fermento per il suo Blog, di fatto artefice di quanto oggi accade. Passino i messaggi di fine anno trasmessi da Tele+ dal '98 al 2001, c'è da dire che negli ultimi dieci anni in pochi hanno effettivamente provato a far ascoltare la sua voce sul piccolo schermo. Si ricorda una puntata di Striscia nella quale si documentò l'intervento di Beppe Grillo durante una protesta di operai Fiat a Mirafiori e ancora Mentana e Santoro, che hanno tentato di capire, in un apparente silenzio generale, cosa fossero i Vaffa-Day della prima ora.

L'era recente del rapporto di Grillo con la tv si aprì definitivamente con quell'imbarazzante momento televisivo di "Exit", talk di La7 condotto da Ilaria D'Amico che tentò di mettere in piedi un collegamento con Grillo da Bruxelles. Tutto parve andare per il meglio all'inizio del suo intervento, col piccolo particolare che il comico scelse di abbandonare la trasmissione proprio dopo aver terminato il suo "discorso alla nazione", suscitando un ragionevole disappunto nella conduttrice. E la striscia non si è arrestata negli anni successivi, quando si è intuito che il parlare dell'assenza dalla tv di Grillo generasse una presenza direttamente proporzionale. Clamorosa fu la rinuncia all'ultimo minuto dell'intervista a Sky Tg24 durante lo Tsunami Tour del 2013, dopo aver concordato i particolari dell'intervista.

Ma è l'ultimo anno quello che ha segnato un progressivo avvicinamento al tubo catodico che fu del comico e di tutto il suo "entourage". L'ingresso in parlamento ha per forza di cose costretto il Movimento a derogare alla regola ferrea del vade retro alla tv, così sono stati i personaggi più rappresentativi del gruppo, tra brutte e onorevoli figure, a farsi svezzare dal mezzo mediatico tanto odiato. E poi è stato il turno del leader, braccato in ogni angolo da giornalisti e reporter speranzosi di una dichiarazione: con l'intervista dell'aprile 2013 rilasciata a Federica Balestrieri del Tg1, passando per l'incontro con Giletti dopo la presenza a Sanremo dell'ultimo anno, fino alle più recenti interviste ufficiali, prima a Mentana un mese e mezzo fa, poi quella a Sky Tg24 dell'inizio di maggio. Nella fisiologia appariva ovvio che l'ultimo cedimento prima di Grillo, alla Rai, dovesse provenire dall'ideologo del Movimento Roberto Casaleggio, che infatti ieri è stato ospite di Lucia Annunziata a "In mezz'ora". Quale sarà, in futuro, il rapporto tra Grillo e la tv, dipenderà naturalmente anche dall'esito delle prossime elezioni, anche per capire se le riserve saranno sciolte del tutto, o se la diffidenza continuerà a persistere.

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