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Benigni e l’esegesi dell’inno di Mameli trionfano al Festival di Sanremo, video

Roberto Benigni durante la sua performance al Festival di Sanremo analizza con grande passione e patriottismo l’inno di Mameli.
A cura di Vincenzo Palumbo
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Il premio oscar a Sanremo

Ancora una volta la performance di Roberto Benigni alla terza serata del Festival di Sanremo lascia tutti a bocca aperta. L'esegesi dell'inno di Mameli fatta dall'attore toscano è un vero e proprio omaggio alla storia ed alla cultura dell'Italia.

Nella serata che il Festival dedica ai 150 anni dell'unità d'Italia il tanto atteso intervento di Benigni non delude l'aspettative, anzi viene apprezzato da critica e pubblico. Entrato in modo trionfale su un cavallo bianco, l'attore inizia la sua performance con una lucida e graffiante comicità sui casi d'attualità che coinvolgono il mondo della politica, Benigni racconta la storia di Ruby Mubarak e dell'Italia minorenne.

Nella seconda parte della sua esibizione Roberto Benigni inizia una vera e propria lezione di storia. Analizzando il testo dell'inno di Mameli trova spunti interessanti per parlare della storia della nostra nazione con grande patriottismo e passione.

Diventa un po' più serio e comincia a parlare del Risorgimento italiano ricordando a tutti: "L'Italia è l'unico Paese in cui è nata prima la cultura della nazione". L'attore dimostra una preparazione in materia degna di un professore universitario e aggiungendoci amore e passione esalta le opere degli artisti italiani famose ed apprezzate in tutto il mondo.

Non fa mancare gli elogi a Goffredo Mameli, paroliere dell'inno, e il maestro Michele Novara, che dell'inno ha scritto la musica. Più volte sottolinea la morte di Mameli avvenuta a soli 21 anni, una giovane vita sacrificata per l'Italia unita: "Siamo pronti alla morte, non lo dicevano per dire: chi ha fatto il Risorgimento ha imparato a morire per la patria affinché noi potessimo vivere liberi, nella patria".

L'attore premio oscar stupisce la platea dell'Ariston

Passo dopo passo spiega accuratamente l'inno italiano mettendo in risalto gli eroi che hanno reso l'Italia indipendente: Mazzini, Cavour e Garibaldi. Ma Benigni non si smentisce e non finisce di stupire, anche nell'analisi del testo trova spunti per tirare frecciatine contro i politici italiani: "È la vittoria che è schiava di Roma, non l'Italia, capito Umberto?! Non so se c'è anche tuo figlio Renzo"

L'attore durante la sua esibizione lancia vari appelli a tutti gli italiani: "Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta: svegliamoci, svegliatevi! L'unica maniera per realizzare i propri sogni è svegliarsi".

Infine Benigni emoziona tutti con l'inno di Mameli. Il premio oscar si trasforma in un giovane soldato pronto a morire in guerra per la sua patria e canta a cappella l'inno di Mameli. Roberto Benigni così si congeda fra gli applausi di un pubblico commosso ed emozionato.

https://www.youtube.com/watch?v=xxMY-laUzFc
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