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Beato tra le donne, Paolo Bonolis e le estati con l’incubo delle “Spintarelle”

Dal 1994 al 2003 un programma segnava le stagioni estive televisive, prima di Rai 1, poi di Canale 5. “Beato tra le donne” consacrava definitivamente Paolo Bonolis e promuoveva un format di cui le Spintarelle, la sfida dei bicipiti e i maschi palestrati gettati in piscina tappandosi il naso, divennero simboli assoluti.
A cura di Andrea Parrella
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Era estate, faceva caldo e Paolo Bonolis era leggermente meno saccente: se il suono onomatopeico "Glù-glù-glù glù-glù-glù glù-glù-glù-glùùù" non dovesse dirvi niente, abbiamo un problema. Se invece associate automaticamente queste parole prive di senso proprio, immaginandole come stacchetto musicale di sottofondo alla sfilata di procaci ragazze sculettanti e di ragazzi in costume da bagno terrorizzati all'idea di finire in piscina, allora siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Chiunque abbia memoria delle calde e cocenti serate estive che segnarono la tv italiana dal 1994, non potrà avere certamente rimosso dalla propria mente "Beato tra le donne".

Quando andava in onda

Il programma nacque nell'estate del '94 da un'idea di Pierfrancesco Pingitore e Ugo Porcelli. Le prime edizioni decretarono, definitivamente, l'ascesa televisiva di Paolo Bonolis (in coppia con Martufello alla conduzione), che da lì a qualche anno, dopo l'esplosione con "I Cervelloni", sarebbe diventato uno dei volti di riferimento del piccolo schermo e punta di diamante del mercato estivo del tubo catodico, conteso da Rai e Mediaset. I punti più alti restano, sino ad ora, due dei Festival di Sanremo di maggior successo della storia recente, nel 2005 e nel 2009. "Beato tra le donne", in onda su Rai Uno fino al '96, per poi passare a Canale 5, si rivelò un inaspettato successo. Un successo che calò, progressivamente, nel corso degli anni, sia per il logorarsi del format, ma anche in virtù di cambi alla conduzione, prima affidata ad Enrico Papi e Anna Mazzamauro, poi a Natalia Estrada ed Enrico Brignano, per ritornare infine ad un discreto successo di pubblico con l'edizione targata Giletti, nel 20013, che segnava anche il ritorno del programma su Rai Uno.

Cosa funzionava

La conduzione vulcanica di Paolo Bonolis contribuì certamente a dare al programma, un format piuttosto semplice, lo sprint necessario di cui avesse bisogno. Le caratteristiche del conduttore, riconoscibilissime già al tempo, si sposavano alla perfezione con le regole del gioco e la struttura del programma. Fondamentale era, inoltre, l'espediente grazie al quale l'uomo si metteva in gioco, al pari di come facessero abitualmente le donne nei concorsi di bellezza. Non a caso il momento cruciale della trasmissione era una sfida intrisa di machismo tra i concorrenti, in cui "i maschi" mettevano in mostra il loro fisico imitando le movenze di un body builder.

Cosa non funzionava

Diciamo che, a posteriori, riguardando alcune immagini dei concorrenti, non si può dire la bellezza fosse l'elemento predominante. Probabile che, a influire su questo parere, siano dei canoni estetici in continua evoluzione, eppure l'impressione a pelle è che in quegli anni abbiamo creduto "c'avesse il fisico" anche chi non era esattamente un tipo da spiaggia. Immagine triste, che preferiremmo rimuovere dalla nostra mente pur consci delle difficoltà nel riuscirci, è quella di villosi, muscolosi e scultorei aspiranti adoni che, scaraventati in acqua, tappavano miseramente il naso aggrappandosi a una ciambella salvagente. Non hai un po' di decenza e rispetto per te stesso? Dov'è finito il tuo testosterone?

La parola chiave

I dubbi sono pochi, le Spintarelle erano le protagoniste del programma. C'erano le due gemelle fantastiche e probabilmente, in quelle estati bollenti, le sfilate davanti alla telecamera tra sculettamenti vari hanno provocato una discreta quantità di coccoloni. Con la loro sfilata fino alla piscina decidevano del destino di un concorrente baciandolo o lasciandolo in piscina. E, diciamocela tutta, l'approvazione delle spintarelle è stata, per molto tempo, l'incubo del maschio italiano.

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