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Barbara Alberti: “Il ddl Zan è indispensabile. Il mondo? È vittima di un rincoglionimento totale”

La scrittrice, intervistata da MOW, risponde sulla produzione culturale, sullo stato delle cose nel mondo dell’arte in genere, sulla condizione della donna, sulla body positivity fino alla libertà di espressione: “Orwell era ottimista”. E sul ddl Zan: “Indispensabile. Chi tocca un gay, una lesbica, un trans deve sapere che non la passerà liscia”.
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Barbara Alberti a ruota libera su una serie di questioni certamente attuali. La scrittrice – ora anche ex gieffina – interrogata da MOW risponde sulla produzione culturale, sullo stato delle cose nel mondo dell'arte in genere, sulla condizione della donna, sulla body positivity fino alla libertà di espressione: "Orwell era ottimista. Noi rinneghiamo il libero arbitrio senza bisogno di un dittatore. Siamo i dittatori di noi stessi". E sul ddl Zan: "Indispensabile. Chi tocca un gay, una lesbica, un trans deve sapere che non la passerà liscia".

Le parole di Barbara Alberti

Barbara Alberti a ruota libera, ne ha per tutti: la body positivity – "se tu vuoi vestirti da balena, perché Diletta Leotta non può vestirsi da Barbie?" – la condizione della donna, il linguaggio, i social, gli algoritmi. Fino al ddl Zan a cui dà pieno appoggio.

Il mondo è vittima di un rincoglionimento totale, di stampo reazionario. Noi vecchi non pensavamo certo di lasciare un mondo ideale, ma morire (facciamo le corna perché vorrei stare ancora un po’ qua) travolti dalla stupidità è veramente spiacevole. Non si riesce a difendere i diritti di qualcuno senza ledere i diritti di qualcun altro. […] In ogni epoca, l’arte si è sempre fatta contro. Poemi, libri, film: le grandi opere sono sempre apparse scuotendo i lettori, spesso andando contro il gusto corrente. Adesso un algoritmo mi dovrebbe avvertire di qual è il gusto del pubblico, per indicarmi come dovrei scrivere, conformandomi a quello? Adesso l’unico padrone è il consenso. Comincia fin da piccoli questa alienazione: voler piacere a tutti, perenne nevrosi, incurabile. Bambini di 12 anni si chiedono fra loro «tu quanti like hai?» Generazioni che crescono per piacere agli altri, per conformarsi al conforme, perdendo sé stessi.

Barbara Alberti e il ddl Zan

Barbara Alberti dice la sua sul ddl Zan e spiega che, pur non conoscendo a fondo i dettagli della legge, è rimasta impressionata dai delitti e le aggressioni contro le persone omosessuali sempre in aumento.

Non conosco a fondo i dettagli della proposta, ma ho fatto una ricerca sulle aggressioni omofobe e i delitti contro le persone omosessuali. Impressionante. Pur non sapendo bene com'è articolata la legge, credo sia indispensabile prendere provvedimenti contro una delinquenza di genere così estesa e violenta. Non ci vuole nessuna indulgenza. Chi tocca un gay, una lesbica, un trans deve sapere che non la passerà liscia. Le leggi servono a questo. Già le pene contro chi ammazza le donne sono quasi sempre inadeguate alla gravità del crimine. Quando si uccide o si fa violenza per categorie (come anche nel caso delle donne) ci vuole un deterrente forte.

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