Ballando con le stelle 2012, il Codacons chiede trasparenza
Il primo bastone tra le ruote di Ballando con le Stelle 2012 è bello che inserito e arriva dal Codacons, che si batte per la difesa dei diritti degli utenti e consumatori: in seguito alle segnalazioni proprio di questi ultimi, riguardanti il primo appuntamento con lo show di Rai1, il coordinamento ha emanato un'istanza di accesso alla Rai, al fine di avere chiarimenti sui comportamenti della giuria verso alcuni concorrenti. Carolyn Smith e i suoi sarebbero colpevoli di voti eccessivi a favore di Vieri e Rivera, personaggi al centro della questione "cachet d'oro". Ciò ha fatto insospettire dapprima i telespettatori e poi il coordinamento che difende i loro diritti.
Il sospetto è che i concorrenti Vieri e Rivera, dove il primo avrebbe dovuto inizialmente ricevere il compenso di 600.000 euro poi ridimensionato a non si sa quale cifra, siano stati premiati da punteggi non corrispondenti alla loro tenuta di gara, solamente per far sì che si salvassero dallo spareggio ed eventuale eliminazione. I giudici, insomma, potrebbero aver alzato le palette con voti alti, affinchè i compensi elargiti ai due ex calciatori trovassero giustificazione nei tempi di partecipazione al programma. In poche parole, "mandiamoli avanti anche se ballano male, almeno i soldi spesi non sono sprecati", ecco tutto.
Questo pensiero emergerebbe dal breve comunicato Codacons, che chiede ora trasparenza sui compensi di Christian Vieri e Gianni Rivera, così da trovare autonomamente risposta alla sua domanda: inoltre, il coordinamento vorrebbe che un suo rappresentante presenziasse nella trasmissione, così da garantire la legittimità del tutto. Quali sarebbero, però, gli esiti negativi di tale manovra? Innanzitutto, la sfiducia alla giuria, alla sua imparzialità e autonomia e la sfiducia al programma, che qualora dovesse subire un diretto controllo di garanzia, perderebbe di credibilità.
E' ovvio che tutti noi, telespettatori comuni, vorremmo che la gara non fosse manovrata da cifre e personaggi, bensì da sana competizione e spettacolo, perciò risulta lodevole l'iniziativa del Codacons al fine di chiedere chiarezza sullo show di Rai1, seguito da un folto pubblico. Sarebbe, però, bello pensare che alla fine dei giochi resteranno i migliori, non secondo cachet, ma secondo talento e questo solo grazie all'onestà e trasparenza di giuria e dintorni, senza direzioni esterne. Solo così Ballando con le Stelle non perderebbe di credibilità, bensì confermerebbe l'affetto dei suoi telespettatori: speriamo che l'evolversi dei fatti sia positivo per entrambe le parti, trasmissione e consumatori.