Arriva “Masterpiece”, talent per scrittori: sarà pop o per pochi intimi?

Si sa ancora molto poco di Masterpiece, il talent show di Raitre presentato nell'ambito dei palinsesti Rai della prossima stagione. E francamente la mente è annebbiata nel merito di ciò che potrà rappresentare. Perché se da una parte i talent sulla musica, oramai immancabili per una seria programmazione generalista, sono divenuti oggetto di scherno da parte di quel pubblico che generalista non è, è facile che un format ipoteticamente ancor più complesso da rendere credibile, non risulti un esperimento che passa invisibile e nemmeno si nota. Ed è presumibile, volendo evitare previsioni, ma limitandosi ad analizzare la reazione che un pubblico come quello italiano possa dare ad tentativo di questo tipo.

Nel frattempo, ieri sera, il direttore Andrea Vianello ha ribadito la presenza del talent, quasi a volerlo mettere in evidenza. Quel poco che si sa è che si tratterà di sei seconde serate nelle quali degli aspiranti autori si metteranno alla prova, esaminati da autori già noti. Nulla più che questo. Certamente è un banco di prova interessante, come la restante programmazione di Raitre e i palinsesti delle altre reti Rai, perché mettono sotto esame, per la prima volta, un lavoro che è tutto frutto della nuova direzione di rete. Insomma si intuirà solo nel prossimo autunno se la Rai ha cominciato realmente un nuovo corso, così come la presidenza Gubitosi voleva contraddistinguersi.