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“Arnold” approda in tv, era il 3 novembre 1978

Era il 3 novembre 1978 quando la serie tv americana “Diff’rent Strokes” approdava sulla NBC, per poi arrivare in Italia con il titolo “Il mio amico Arnold” e diventare così una delle serie cult della televisione nostrana.
A cura di Eleonora D'Amore
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Nata con il titolo Diff'rent Strokes, è diventata in Italia "Il mio amico Arnold" e ha stregato intere generazioni alla stregua di serie tv come I Robinson e I Jefferson. La prima puntata fu trasmessa il 3 novembre 1978 dalla NBC e l'ultima dalla ABC nel 1986. In Italia è arrivata solo nel 1980 ed è stata ospitata in un primo momento su reti private locali e poi sulle ammiraglie Mediaset, Canale 5 e Italia 1. Tutt'oggi gli episodi di Arnold sono visibili su canali satellitari come Boing (intorno alle 15.30) e K2, oltre che su rete pay-per-view Sky Fox Retro. Le prime due stagioni vennero passate su rete nazionale con il titolo di "Harlem contro Manhattan" e poi, visto il successo del piccolo protagonista, fu preferito il titolo contenente il suo nome in primo piano, nel riuscito tentativo di catalizzare l'attenzione sul personaggio maggiormente amato dal pubblico.

Le sigle storiche – Uno degli elementi di spicco dell'intera serie furono, come spesso accade, le sigle. La sigla del primo ciclo fu cantata da Nico Fidenco e divenne ben presto un grande successo discografico degli anni '80. In seguito venne riesumata la sigla originale, eccetto che tra il 1983 e il 1984, quando fu sostituita dal brano inglese  Shake your body cantato da LJ Sedlar. Le immagini che scorrono durante le sigle sono state lasciate invariate rispetto alla formula originale e, solo nelle ultime serie, arricchite con brevi sketch di scena. Un cast di doppiatori d'eccezione ha contribuito al suo successo, tra i quali il noto Riccardo Rossi e Fabrizio Manfredi, che ha prestato la voce proprio ad Arnold.

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Trama e tormentoni – Al centro della storia i fratelli afroamericani Arnold e Willis Jackson, rispettivamente di 8 e 13 anni, adottati da un ricco uomo d'affari di nome Philip Drummond, che li sottrae alla povertà di Harlem e li porta a vivere nella ricchezza di Manhattan, rispettando così l'ultima volontà della loro madre, in passato storica governante del signor Drummond. I due si comprendono e si contrastano con la stessa facilità, a tal punto da generare gag comiche e drammatiche della stessa intensità, grazie anche all'aiuto di tormentoni come la frase "Che cavolo stai dicendo Willis"? pronunciata rigorosamente con il broncio. All'interno della famiglia c'è anche Kimberly, l'elegante primogenita del sig. Drummond, e la signora Edna Garrett, simpatica governante sempre pronta a correre in soccorso dei tre adolescenti. Il momento dell'adozione di Arnold e Willis è stato scandito con una memorabile puntata di un'ora, nella quale alla fine il signor Drummond diventa ufficialmente loro padre.

Il finale in stile "Cesaroni" – Il cambiamento radicale sopraggiunge nel 1984, al termine della sesta stagione, quando si celebra il matrimonio del padrone di casa con Maggie McKinney, l'affascinante insegnante di aerobica, che si trasferisce dai Drummond con suo figlio Sam di appena 8 anni, e determina così il finale della serie tv con la formazione di una famiglia allargata.

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