Armi vere in Romanzo Criminale 2: tre arresti e 47 sequestri
Scandalo in tv: nelle serie di successo, come L'Ispettore Coliandro e Romanzo Criminale 2 sono state usate armi vere!
I cast dei serial televisivi dovrebbero maneggiare pistole giocattolo e quant'altro che renda la finzione scenica e ci sono determinate aziende del settore che si occupano di queste forniture.
E' andata male, però, per le fiction in questione, sfortunate nell'essersi imbattute in un azienda romana, per il reperimento del "presunto" finto arsenale. Inconsapevoli di ciò a cui andavano incontro e della pericolosità del prodotto acquistato, le case produttrici delle suddette serie tv hanno acquistato un totale di 47 armi, sulla carta finte, ma in realtà veri e propri cimeli di guerra, funzionanti.
Pistole semiautomatiche, revolver, fucili, carabine e mitragliatori, un vero arsenale quello sequestrato dalla divisione amministrativa della questura di Roma, che ha portato a tre arresti e una denuncia ad altrettanti uomini della capitale.
In manette sono finiti i titolari delle agenzie impegnate nella fornitura delle armi per le fiction, accusati di detenzione illegale di armi comuni e da guerra: di conseguenza, sono stati sequestrati i locali adibiti al deposito di queste fantomatiche armi giocattolo, tra Roma, Pomezia e Monte Catone. La gravità dell'illecito assume proporzioni di una certa levatura, se guardiamo al modo in cui venivano fornite le armi alle produzioni televisive: i fucili non erano correttamente disattivati, secondo le norme che prevedono la foratura della canna e il bloccaggio con un pezzo d'acciaio, insomma un grossissimo rischio incontro al quale sono incorsi gli attori, tra i quali figura anche Alessandra Mastronardi, interprete di Romanzo Criminale 2.
*UPDATE: Franco Ragusa, il presidente dell'Associazione AIAT-SFX, Associazione Italiana Autori e Tecnici Effetti speciali di scena, ci ha contattato per specificare alcune cose riguardo questa notizia diffusa sui giornali nelle ultime ore: "Gli illeciti contestati in questi giorni riguarderebbero, in ogni caso, non il tipo o la natura delle armi, così come in maniera allarmistica sono state presentate dai mezzi di informazione (anche armi da guerra!), bensì lo stato degli interventi adottati per rendere "armi perfettamente funzionanti all'origine", quale che sia la loro natura, utilizzabili per uso scenico. I mezzi di informazione è bene quindi che sappiano che per le armi per uso scenico esiste una regolare registrazione dei numeri di matricola ed una licenza di detenzione. L'uso sui set cinematografici è inoltre regolato da specifiche licenze di trasporto ed impiego da parte di personale abilitato. E' di tutta evidenza, quindi, che per il tipo di regolamentazione alle quali tali armi sono sottoposte, le stesse non possono essere considerate totalmente inerti.
L'Associazione AIAT-SFX sottolinea, inoltre, che al momento non esistono norme di legge che specifichino le caratteristiche che le armi per uso scenico debbano possedere. Tale specificazione è infatti giunta, peraltro in forma di "semplici interventi tecnici", con il "Decreto legislativo 26 ottobre 2010 N° 204 – Norma di attuazione della direttiva 2008/51/CE", che entrerà in vigore il primo luglio 2011 (Art. 22 – … Per armi da fuoco per uso scenico si intendono le armi alle quali, con semplici accorgimenti tecnici, venga occlusa parzialmente la canna al solo scopo di impedire che possa espellere un proiettile ed il cui impiego avvenga costantemente sotto il controllo dell'armaiolo che le ha in carico). L'Associazione AIAT-SFX auspica, infine, un intervento dell'Autorità Amministrativa in grado di definire in maniera chiara e non oltremodo restrittiva, oltre quanto, cioè, non espressamente vietato dalla legge, le caratteristiche che le armi sceniche debbono possedere, tenendo conto, in primo luogo, delle esigenze di sicurezza sui posti di lavoro, che non possono evidentemente cadere in secondo piano rispetto ad altro tipo di considerazioni. Laddove dovesse persistere l'attuale quadro di incertezza giuridica, che al momento non consente agli operatori del settore di poter lavorare con la dovuta tranquillità, l'Associazione AIAT-SFX si troverà costretta ad invitare tutti gli associati a sospendere l'uso delle stesse da parte dei tecnici abilitati".