Approvata risoluzione contro conflitto di interesse, Anzaldi: “Basta vergognosi privilegi in Rai”
Il 2 agosto, AgCom ha espresso il suo parere sulla questione del conflitto di interessi tra agenti e produttori che ha suscitato grande dibattito negli ultimi mesi, alimentato soprattutto dalla Commissione di Vigilanza Rai. L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato la Risoluzione contro i conflitti di interesse. Grande soddisfazione da parte di Michele Anzaldi.
La risoluzione contro i conflitti di interesse
Lo scorso marzo, AgCom aveva richiesto una mappa ben definita degli agenti e degli artisti che ciascuno di loro rappresenta. L'intento era quello di evitare che il produttore di uno show inserisse in un singolo programma televisivo più di tre artisti da lui rappresentati. L'AgCom ritiene necessaria l'istituzione di un albo degli agenti dello spettacolo che sia liberamente consultabile. Inoltre, ritiene opportuno che i rapporti di rappresentanza non si basino più sulla fiducia, come a volte accade oggi, ma su un conferimento dell'incarico di agenzia in forma scritta:
“L’intento perseguito dall’Autorità era ed è quello di fornire un vademecum comportamentale e procedimentale; in particolare, con specifico riferimento alla concessionaria del servizio pubblico, l’obiettivo perseguito è quello di prevenire l’insorgere di situazioni che possano compromettere l’economicità e l’efficacia nella gestione delle risorse provenienti dal canone a danno dell’offerta editoriale. […] La Risoluzione ha la finalità di evitare, attraverso la formulazione di indirizzi specifici, l’insorgere di conflitti di interesse tra produttori e agenti dello spettacolo. In particolare, la stessa mira a prevenire il rischio che la concessionaria pubblica affidi la produzione della propria offerta editoriale a soggetti che, nel rivestire un duplice ruolo, possano incidere sulle scelte editoriali alterando la concorrenza a danno delle maestranze interne e con un utilizzo non efficiente delle risorse pubbliche da canone. Pertanto, appare pacifico che i menzionati indirizzi siano da riferirsi in via esclusiva alla RAI, sia in ragione dell’ambito soggettivo su cui insiste la competenza della Commissione di Vigilanza, sia, a fortiori, per l’oggetto”.
L'appello di Anzaldi al Presidente della Camera Fico
Il deputato PD e segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, ha espresso la sua soddisfazione in un lungo post pubblicato sui social. Si è complimentato con il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico poi gli ha rivolto un appello:
"Al presidente della Camera Fico oggi voglio fare i miei complimenti perché la Risoluzione contro i conflitti di interesse di agenti tv e conduttori paperoni, approvata nella passata legislatura proprio sotto la sua presidenza della commissione di Vigilanza Rai, ha ricevuto il pieno riconoscimento dall’Agcom che deve essere applicata. Dopo due anni di lavoro, di ostacoli, di rinvii e di tentativi, soprattutto da parte della Rai, di cercare scappatoie per non applicare quelle regole chiare e vincolanti, oggi l’Agcom, nella sua ultima seduta prima della scadenza, sancisce chiaramente che il Servizio pubblico è assolutamente tenuto a rispettare l’Atto di indirizzo della commissione. Nella “Segnalazione” appena inviata al Governo, l’Authority lo scrive in maniera netta: ‘Gli indirizzi espressi nella Risoluzione rappresentano un importante ed inderogabile apparato di regole comportamentali solo per la concessionaria del servizio pubblico'. Insomma, per la Rai quelle regole sono inderogabili, diverso è il discorso per gli operatori privati, sui quali l’Agcom chiede al Governo un supplemento di regolamentazione. […] A questo punto al presidente Fico rivolgo un appello pubblico: chieda alla Concessionaria radiotelevisiva il rispetto del voto del Parlamento, chieda all’amministratore delegato Salini di dare piena attuazione a quanto prevede quella Risoluzione, non costringa il Parlamento e la Commissione a ricorrere alle vie legali, alla Corte dei Conti. La Rai ora ha il dovere di dire basta a vergognosi privilegi. Se davvero la nuova maggioranza vuole tagliare sul serio, e non a parole, i mega stipendi in Rai, faccia applicare la legge".
Le dichiarazioni di Giancarlo Leone
Nel dibattito è intervenuto anche Giancarlo Leone, presidente dell’APA (Associazione Produttori Audiovisivi). Come riporta PrimaOnline, ha espresso un parere favorevole alla risoluzione. Ecco quanto ha dichiarato: “La figura del produttore indipendente deve essere totalmente distinta da quello di agente. Da anni la nostra Associazione ha rilevato e segnalato questa tipologia di conflitto di interesse che lede molti diritti di coloro che investono ogni anno nello sviluppo e nella produzione di serialità, cinema, intrattenimento e documentari. La separazione e la distinta competenza tra attività produttive e quelle di intermediazione con le risorse sopra la linea è alla base di un rinnovato e necessario quadro di regole che auspichiamo”.