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Antonio Ricci: “Claudio Baglioni creatura melensa, quando bacia la fidanzata ciuccia botulino”

Antonio Ricci, in un breve comunicato, replica alla querela di Claudio Baglioni. Il padre di ‘Striscia la notizia’ afferma di non essere affatto pentito delle sue dichiarazioni. Ribadisce di non apprezzare le canzoni dell’artista e continua a ironizzare parlando di botulino.
A cura di Daniela Seclì
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Nelle scorse ore, si è appreso che Claudio Baglioni ha deciso di querelare Antonio Ricci. Secondo quanto riportato da ‘Il Messaggero', la procura di Roma avrebbe aperto un fascicolo in seguito alla denuncia per diffamazione depositata dal cantautore. A infastidire l'artista, sarebbero state alcune dichiarazioni poco lusinghiere rilasciate dall'autore di ‘Striscia la notizia' al Corriere della Sera. Antonio Ricci replica alla querela affermando di non essersi affatto pentito di quanto dichiarato.

Le dichiarazioni che avrebbero infastidito Claudio Baglioni

Lo scorso febbraio, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Antonio Ricci ha dichiarato: "Non lo reggo da sempre, da quando ero ragazzo. Sono cresciuto nel ‘68, gli anni della protesta, gli anni di Tenco e Paoli, di Guccini e De André… poi arriva questa melensa creatura dalla maglietta fina che canta passerotto non andare via. Baglioni era il cantante preferito dei fascisti, dei La Russa e Gasparri. Non lo sopporto. In uno spettacolo dissi anche che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese. Di fondo non penso sia uno disonesto… del resto non è capace: il botulino gli intoppa i ragionamenti nel cervello”.

La replica di Antonio Ricci

Antonio Ricci ha replicato alla querela tramite un breve comunicato diffuso sul sito ufficiale di ‘Striscia la Notizia'. Le sue parole sono state: "La querela di Baglioni? È la riprova del ‘piccolo grande amore' con cui ha affascinato tanto i fasci. Il Divino Claudio non accetta la critica e neppure il diritto di satira. Nonostante abbia migliaia di fan, voglio ribadire che ‘accoccolati ad ascoltare il mare' per me è un verso cacofonicamente osceno, meritevole di essere radiato dall’Alta Cantautoreria Italiana. Confermo che, tra le canzoni che hanno come tema l’abbandono, per me ‘Sabato pomeriggio' non rientra neppure nelle ultime posizioni. È una canzone ampollosa e barocca, lontana dalla non-retorica ad esempio di ‘Ne me quitte pas'. Chi, sano di mente, può pensare di trattenere una fidanzatina cantandole ‘passerotto non andare via'? Se io avessi detto ‘passerotto' ad una ragazza, giustamente mi avrebbe spaccato la faccia. Non mi pento e confermo tutto quello che ho detto sulla melensa creatura che trasuda Baci Perugina da ogni poro, contestualizzato negli anni Settanta, gli anni di piombo. Per quanto riguarda le overdose da botox, dimostrerò scientificamente in tribunale che quando bacia la fidanzata ciuccia botulino".

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