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Antonio Ricci: “Cercavano il male in ‘Drive In’ e ‘Veline’, ma i bavosi erano nel cinema”

Dopo lo scandalo molestie che ha coinvolto Fausto Brizzi, Antonio Ricci ricorda l’epoca in cui si tentava di trovare il marcio all’interno di alcuni tra i suoi programmi più famosi: “I bavosi erano tra registi e produttori”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistato dal settimanale Chi, Antonio Ricci interviene a proposito dello scandalo molestie scoppiato di recente anche nel cinema italiano, dopo essere partito da Hollywood con il caso di Harvey Weinstein. Ricci è stato ideatore di numerose trasmissioni tv per le quali gli è stata contestata un’eccessiva mercificazione del corpo femminile. Da Drive In a Striscia la notizia con le sue veline, il noto autore è stato costretto a fornire per anni risposte non sempre dovute a domande spesso provocatorie. Oggi Ricci torna su quei trascorsi, a voler fare chiarezza su responsabilità che ritiene non fossero da attribuirgli:

A volte bisogna ascoltare la vulgata che individuava i bavosi fra registi e produttori, poi ci saranno un sacco di persone serie, ma era buffo che per anni cercassero il male da noi. Ricordo di aver fatto il concorso Veline dopo che Gabriele Muccino era venuto da me a fare i sopralluoghi per dimostrare che le ragazze erano scelte con metodi “palposi”. Se per fare il suo film si fosse guardato più vicino avrebbe anticipato i tempi di vent’anni.

La responsabilità per l’ingresso di Grillo in politica

Nel corso della presentazione del libro Me tapiro, Ricci si assume, scherzando, la responsabilità per l’ingresso di Beppe Grillo in politica. Il noto ex comico televisivo, oggi a capo di un partito politico tra i più influenti in Italia, ebbe Ricci come autore per diversi anni. Antonio ricorda quel periodo e racconta un aneddoto che, con il senno di poi, avrebbe potuto rappresentare una spia di quanto sarebbe accaduto diversi anni dopo:

È colpa mia se è sceso in politica? In un certo senso sì. Una volta siamo andati da Vespa a commentare le elezioni: ha fatto il suo primo monologo politico e ha capito che funzionava, così ci ha preso gusto.

Le impressioni su Fazio passato a Rai1

A ruota libera su ogni argomento in cui si chiede un’impressione, Ricci commenta il passaggio di Fabio Fazio su Rai1 e gli ascolti non brillanti che sta ottenendo la nuova edizione di Che tempo che fa, programma sistematicamente sconfitto dalla fiction di Canale5 Rosy Abate – La serie: “A Fazio suggerirei solo di cambiare rete e di tornare a Raitre. Il danno maggiore è che, per far brillare Fazio su Raiuno, la domenica sera hanno spento Raidue e Raitre, così Mediaset e La7 possono brindare, vedi Giletti”.

Il nuovo libro di Antonio Ricci

L’intervista si conclude con Ricci che spiega che i proventi del libro appena presentato saranno devoluti per una causa sociale. Andranno alla comunità di recupero Abele di don Ciotti, gruppo che si occupa di aiutare e reinserire persone con problemi di tossicodipendenza o gravate da una storia difficile: “Perché penso che tutti noi andremo a finire da don Ciotti, nel mio intento benefico c’è un conflitto di interessi”.

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