Antonio Di Pietro severo con 1992 La Serie: ‘Non c’azzecca niente, è solo fiction”
Ogni episodio di Mani Pulite inizia con un doveroso nero e una scritta in sovrimpressione, che sottolinea la frase ormai nota del "ogni riferimento a fatti realmente accaduti e persone realmente esistite è puramente casuale". Per quel che riguarda la serie prodotto da Sky, con protagonista Stefano Accorsi, il puramente casuale assume per forza di cose una consistenza più sfumata, visto che la serie è essenzialmente imperniata sugli eventi che hanno segnato il passaggio dell'Italia dalla prima alla seconda Repubblica e l'emergere degli scandali di Mani Pulite. Ad essere frutto di immaginazione sono i personaggi attorno ai quali si articola la storia, tutto quanto c'è attorno invece, nomi e cognomi compresi, è maledettamente vero e verificato.
Tra le cose che ci sono attorno, non poteva mancare quello che l'inchiesta Mani Pulite l'ha di fatto generata: Antonio Di Pietro non viene rappresentato da un personaggio di fantasia, vengono anzi messe in scena le sue gesta. E quindi è naturale per lui sia stata un'esperienza abbastanza insolita quella di vedersi riproposto sul piccolo schermo (sono cose che, il più delle volte, non capitano quando si è ancora vivi). Ma a quanto pare l'ex Pm non ha mostrato grande entusiasmo per i primi due episodi della serie televisiva, che invece ha raccolto molti apprezzamenti. La Stampa questa mattina ha infatti pubblicato un pezzo in cui il giornalista Paolo Colonnello ha riassunto l'esperienza della visione in anteprima della serie, proprio in compagnia di Antonio Di Pietro.
I primi mugugni sono arrivati per la scena di sesso tra Accorsi e Miriam Leone, decisamente esplicita e non proprio brevissima: "Prendo atto, però non mi pare necessaria… […] se interessa, vorrei dire che durante la nostra inchiesta non abbiamo mai utilizzato il gossip per scoprire le tangenti". I dubbi arrivano anche sul personaggio che lo interpreta, la serie si apre infatti con un uomo nudo, di spalle, che si guarda allo specchio e Di Pietro si allarma: "Oh, ma non è che quello lì con le chiappe all’aria sono io?". Eppure l'ex pubblico ministero, alla fine della messa in onda, tra ricordi riemersi e piccoli aneddoti, non offre un parere esattamente positivo di "1992", almeno per quel che riguarda l'aderenza alla realtà:
Qui mi sembra che Mani Pulite sia solo uno sfondo, una scusa per raccontare altro […] Nessuna emozione, io ho vissuto una realtà che mi ha riempito abbastanza. Mi basterebbe che qualcuno un giorno scrivesse come hanno cercato di delegittimarmi in tutti i modi… Non c’azzeccava niente. Speriamo nella storia, questa è solo fiction