Anticipazioni UeD: Gemma rimpiange Giorgio. Tina: “A 60 anni che ti aspettavi?”
La pausa estiva di Uomini e Donne non ha portato grossa fortuna a Gemma Galgani che, ad agosto, è stata costretta ad affrontare la fine della storia d’amore con Giorgio Manetti. È stata proprio la dama del trono over a chiudere il loro rapporto dopo che, in seguito a un suo ricovero, il suo presunto fidanzato non aveva dato prova di saperle stare vicino. L’uomo non le avrebbe mai fatto visita nell’ospedale in cui era ricoverata, cosa che ha spinto la Galgani a riconsiderare il loro rapporto e a giungere alla conclusione che una separazione sarebbe stata inevitabile. A settembre entrambi sono ritornati nel salotto televisivo che li ha fatti incontrare e tra le lacrime – quelle di Gemma soprattutto – hanno comunicato al pubblico che la loro relazione è da considerarsi conclusa.
“Giorgio non è innamorato di me” ha raccontato la Galgani e non è stata smentita dall’uomo, che ha ribadito di provare grosso interesse nei suoi confronti ma di non esserne innamorato. Nella puntata di Uomini e Donne registrata ieri, la saga amorosa che li vede protagonisti si è arricchita di una nuova puntata. Al centro dello studio, Gemma si è lasciata andare nuovamente alle lacrime e al pubblico ha spiegato di provare ancora dei forti sentimenti nei confronti di Giorgio che, nel frattempo, sta conoscendo e frequentando altre donne. La scelta di chiudere il loro rapporto sarebbe stata molto difficile e oggi la dama ammette di essere profondamente stanca.
Le sue parole hanno provocato la dura condanna dell’opinionista Tina Cipollari che ha aspramente criticato il suo atteggiamento. Secondo il suo punto di vista, la Galgani avrebbe dovuto accontentarsi di ciò che Manetti riusciva a darle non essendo più giovanissima. Tina ha aggiunto che se fosse capitato a lei d’incontrare un uomo simile a 60 anni avrebbe ringraziato il cielo. L’ha poi invitata a non gettare fango sul suo ex che, al contrario, si sarebbe comportato sempre da perfetto gentleman nei suoi confronti.
