Anticipazioni ‘Rosy Abate – La serie’, prima puntata del 12 novembre: Leonardino è vivo
Domenica 12 novembre, Canale 5 lascerà spazio alla prima puntata di ‘Rosy Abate – La serie‘. La fiction si comporrà di cinque puntate con la regia di Beniamino Catena e narrerà la nuova vita della ‘Regina di Palermo'. Rosy si fa chiamare Claudia (in onore della Mares), fa la commessa e ha una relazione con Francesco. Il passato, però, le presenterà il conto.
Rosy Abate si fa chiamare Claudia e fa la commessa
Rosy Abate, dopo aver finto la propria morte, si è rifugiata in una cittadina della costa ligure. Con una nuova identità, la giovane sta provando a rifarsi una vita. Si fa chiamare Claudia e lavora come commessa in un supermercato. È fidanzata con Francesco, un uomo premuroso e buono, che non sa nulla del suo passato. Due mafiosi, Mirko e Stefano Sciarra, però, sono sulle sue tracce. Quando la incontreranno le daranno una notizia che la sconvolgerà. Suo figlio Leonardino è vivo. Le diranno dove si trova a patto che lei li aiuti.
Giulia Michelini racconta il personaggio di Rosy Abate
In un'intervista rilasciata a ‘La Stampa' Giulia Michelini ha parlato del suo personaggio e delle perplessità che hanno accompagnato il ritorno sul set: "Quando mi hanno proposto di interpretarla ancora ho impiegato un po' di tempo a metabolizzare la richiesta, professionalmente pensavo di avere voltato pagina. Le hanno costruito una bella storia. Ha rinnegato il passato e vive modestamente sotto copertura lontano dalla Sicilia. Cerca solo normalità e serenità. Un mondo banale che viene capovolto da una notizia che la riporta indietro nel tempo e nei luoghi che aveva abbandonato. Riprenderà in mano la pistola. Ma non per premeditazione né per un tornaconto economico".
Il cast di ‘Rosy Abate – La serie'
Al fianco di Giulia Michelini, nel cast della fiction ‘Rosy Abate – La serie', gli spettatori ritroveranno Mario Sgueglia, Raniero Monaco di Lapio, Paola Michelini, Valentina Carnelutti, Bruno Torrisi, Naike Anna Silipo, Paolo Bernardini, Augusto Zucchi, Paolo Pierobon e Franco Branciaroli.