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Anna Pettinelli vs Suor Cristina: “Difficile passi in radio, forse a Radio Maria..”

La speaker radiofonica di RDS e mamma di Carolina, concorrente eliminata a The Voice, dice la sua su Facebook e aggiunge che, a suo parere, le grandi radio non passerebbero Suor Cristina in radio. Manco a dirlo, J-Ax corre in soccorso della sua “assistita”.
A cura di Andrea Parrella
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Suor Cristina farà bene ad armarsi di tanta pazienza e buona volontà, perché nella maggior parte dei casi il suo nome sarà affiancato una frecciatina, un parere contrario. Dopo l'attacco di Emma Marrone, che due giorni fa si è pronunciata e ha detto la sua sul fenomeno della suora di The Voice, definendola "Un'offesa allo showbiz", oggi arriva il commento non proprio edificante, per quanto più pacato, della conduttrice radiofonica Anna Pettinelli, mamma di Carolina, concorrente di The Voice eliminata nella puntata del 14 marzo in uno scontro con Valerio Jovine.

La speaker di RDS ha prima manifestato su Facebook un certo dispiacere rivolgendo un messaggio allo stesso Jovine e facendogli capire che forse sua figlia aveva più bisogno di lui di passare il turno (specificando non fosse certo colpa sua averlo passato). Poi però ha veicolato l'argomentazione sul tema cardine di questa stagione di The Voice, quasi certamente l'unico motivo per cui si parli si The Voice, Suor Cristina appunto. Pur senza durezza ha messo in dubbio potesse avere un riscontro radiofonico di alcun tipo e che quello stesso vento che aveva permesso a The Voice di accedere ad un bacino d'utenza maggiore, poteva schiacciare il programma al contempo. Ecco il suo post integrale:

Manco a dirlo, dopo poco è sceso in campo l'avvocato difensore di fatto di Suor Cristina, il suo coach J-Ax, che ieri l'aveva già tutelata rispondendo senza peli sulla lingua ad Emma Marrone, ripetendosi pure in trasmissione, prendendo in giro l'utilizzo da parte della cantante salentina del termine "showbiz". Su Twitter ha ribattuto, certamente con una durezza proporzionale a quella dell'attacco (quindi lieve), ad Anna Pettinelli:

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