4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Andrea G. Pinketts e la tv, da Mistero al Costanzo Show. Il ricordo di Daniele Bossari

La letteratura e il giornalismo piangono la scomparsa di Andrea G. Pinketts, premiato giallista e autore di reportage che hanno segnato la storia della cronaca nera. Forse non tutti sanno che fu anche un frequentatore del piccolo schermo, dal Maurizio Costanzo Show a La pupa e il secchione, passando per la lunga attività come inviato di Mistero.
A cura di Valeria Morini
4 CONDIVISIONI
Immagine

Il modo della narrativa italiana piange la morte di Andrea G. Pinketts, scrittore di gialli e giornalista, vincitore di grandi premi letterari ma noto anche per la sua collaborazione in casi di cronaca che gli aveva permesso, per esempio, di infiltrarsi nella setta dei Bambini di Satana e persino di indicare alla polizia l'identità del mostro di Foligno. Pinketts è stato però anche un personaggio televisivo, noto per la sua partecipazione al programma Mistero in qualità di inviato e per la presenza al Maurizio Costanzo Show, ma non solo.

Andrea G. Pinketts in televisione

Lo scrittore si è fatto conoscere al grande pubblico anzitutto per le sue frequenti incursioni nel programma di Costanzo, ma il suo eclettismo lo ha portato a frequentare persino la tv trash. Ne è un esempio il curioso incarico di giurato a La pupa e il secchione come sostituto per due puntate di Vittorio Sgarbi, in seguito all'alterco di quest'ultimo con Alessandra Mussolini. E ancora, nel 2016 ha fatto una comparsata nella web series scult di Lory Del Santo The lady 2 – l'odio passionale. Dal 2011 al 2014 ha invece ricoperto il ruolo di inviato a Mistero, il programma di Italia 1 dedicato al paranormale, al fianco di conduttori come Raz Degan, Jane Alexander e Paola Barale.

Il ricordo di Daniele Bossari

Tra i colleghi di Mistero, c'era Daniele Bossari, anche lui inviato, che ha pubblicato su Instagram un caro messaggio di affetto e cordoglio: "Ogni volta che registravo con te o che uscivamo al bar, tornavo a casa sempre allegro e arricchito. Ogni volta che ti provocavo con una domanda, aspettavo con trepidazione la battuta geniale che riuscivi a infilare in qualsiasi risposta. E ogni volta, puntualmente, scoppiavamo a ridere fino alle lacrime. Capivo che mi stavi facendo riflettere, mi insegnavi. La tua ironia, la tua mente geniale e il tuo grande cuore saranno per sempre nei miei ricordi più belli. Ciao Genio. Chissà se alla fine il bar c’è anche lì, come speravi tu..."

Chi era Andrea G. Pinketts

Come un antieroe del noir, era immancabilmente accompagnato da sigaro, cappello e boccale di birra Pinketts, morto a soli 57 anni a causa di un tumore che gli era stato diagnosticato un anno prima. Nato a Milano il 12 agosto 1961 (il suo vero nome era Andrea Giovanni Pinchetti), ha pubblicato un ventina di romanzi (tra cui Lazzaro, vieni fuori, Il vizio dell'agnello, L'assenza dell'assenzio) e ha partecipato all'antologia di racconti Gioventù cannibale. In passato pugile e fotomodello, aveva persino nel film Via Montenapoleone di Carlo Vanzina, e nel cortometraggio ZEROZERO nel ruolo di se stesso. Ha curato reportage per Esquire e Panorama. In particolare, ha contribuito all'arresto di alcuni camorristi nella cittadina romagnola di Cattolica e all'incriminazione dei Bambini di Satana a Bologna, e ha aiutato la polizia a scoprire l'identità di Luigi Chiatti, il celebre "mostro di Foligno".

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views