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Andrea e Marco Morricone: “Nostro padre era un uomo integerrimo, austero come la sua difficile arte”

Ospiti di Fabio Fazio a Che Tempo che fa su Rai3, sono stati Marco e Andrea Morricone, i figli del grande compositore scomparso lo scorso luglio. I due hanno parlato del padre tanto come artista, quanto come uomo dall’immenso rigore: “Impossibile definire mio padre, sintetizzare una personalità così. Era un uomo integerrimo, austero, perché la musica è questo, è un’arte difficilissima”.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di domenica 29 novembre 2020 di Che tempo che fa, sono stati ospiti in studio Marco e Andrea Morricone, i figli del grande Ennio, scomparso lo scorso luglio. I due, presentando un progetto in cui sono raccolti alcuni brani inediti scritti dal grande compositore, non hanno esitato a rievocare alcuni momenti trascorsi accanto al padre, descrivendone non solo l'amore per la musica, ma anche il suo carattere, i suoi comportamenti nella quotidianità.

La dedizione per la musica

Un ricordo, prima di tutto, quello che Marco e Andrea Morricone hanno portato nello studio di Fabio Fazio, il ricordo di un grande artista come è stato Ennio Morricone, il cui contribuito tanto nel cinema, quanto nella musica è motivo di grande vanto in tutto il mondo. "Mio padre aveva una punta di orgoglio nel tentativo di valorizzare qualcosa che nel film, magari, non aveva molto valore" dichiara il primogenito rivelando che tra i brani presenti in "Morricone Segreto", ci sono anche le colonne sonore di alcuni iconici film. Eppure, da un uomo che ha vissuto di musica e per la musica, non ci si aspetterebbe che nella sua casa, non si poteva ascoltare nulla come racconta ancora Marco:

In casa non ascoltavamo musica. Era una forma di condizionamento per lui. Potevi fare tutti i rumori che volevi, ma musica mai. Quando ero ragazzo mi chiedevo perché, poi mi sono detto ho rinunciato a qualcosa, ma vabbè c'era un motivo.

Che uomo era Ennio Morricone

Ennio Morricone è stato uno dei più grandi esponenti dell'arte e della cultura italiana nel mondo, un uomo che attraverso il suo amore per la musica è riuscito a trasmettere grandi emozioni, ma la sua grandezza e la sua bravura è stata il risultato di un grande rigore. Lo racconta, in breve, Andrea, l'unico figlio a seguire le orme paterne, di fatti è un compositore e direttore d'orchestra:

Impossibile definire mio padre, sintetizzare una personalità così, ma qui posso provarci, mi sforzerò. Era un uomo integerrimo, austero, perché la musica è questo, è un'arte difficilissima, è qualcosa che porta ad una riflessione profonda. Mio padre mi ha insegnato a chiedersi sempre dov'è il meglio, il rapporto del compositore con la partitura è di questo tipo, prima che sia contento ci vuole del tempo.

L'ultimo ricordo

Non manca, però, un momento emozionante dopo una breve carrellata delle interviste di Fabio Fazio al grande genio della musica, che più volte è stato ospite di Che Tempo che fa. Al posto che un tempo aveva occupato il loro padre, siedono ora i suoi figli che ricordano uno degli ultimi momenti trascorsi insieme e che rievocano l'amore per la musica di Ennio Morricone, che mai faceva ascoltare i suoi brani in anteprima, l'unica ascoltatrice prediletta è sempre stata la moglie. Una sola volta, però, è stata fatta un'eccezione come racconta Marco:

Ho sentito per caso proprio il suo ultimo brano, quello che ha scritto per il ponte di Genova. Cercavo delle immagini che potessero ispirarlo, ne trovo che raffigurava il progetto di Renzo Piano, con le lampade a ricordare le vittime e gliela porto. La mattina dopo, quando sono passato per prendere il caffè con lui, lo trovo che stava scrivendo. Poi chiamò mia moglie e mia figlia, ci fece ascoltare il brano, mia madre scriveva e papà era emozionato mentre strimpellava è un'immagine che porterò sempre con me.

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