Andrea Camilleri: “Voglio morire con la speranza che i miei nipoti vivano in pace”
La presenza di Andrea Camilleri ha impreziosito la puntata di Che Tempo Che Fa del 28 ottobre. Lo scrittore e drammaturgo siciliano è stato ospite del talk show di Fabio Fazio, in collegamento dalla sua abitazione, offrendo un punto di vista doloroso sul presente della società e la politica, non solo europea. Camilleri ha fatto evidentemente riferimento ai linguaggi politici e l'approccio di alcuni rappresentanti delle istutizioni che si stanno distinguendo in questi mesi, in contrapposizione alle parole e all'azione della senatrice a vita Liliana Segre.
Purtroppo, Fazio, sento – dice Camilleri – Non ho bisogno di vedere in faccia chi produce certe parole. Proprio in questo momento è una fortuna esser ciechi, non vedere certe facce ributtanti che seminano odio e vento e raccoglieranno tempesta. Le parole della senatrice Segre sono parole sofferte e tutte da sottoscrivere. Stiamo perdendo la misura, il peso, il valore della parola. Le parole sono pietre, le parole possono trasformarsi in pallottole. Bisogna pesare ogni parole che si dice e soprattutto far cessare questo vento dell'odio che è veramente atroce. Lo si sente palpabile attorno a noi.
Camilleri si lega quindi a un fatto di cronaca recente, quello dei fatti consumatisi a Pittsburgh nelle scorse ore, quando un uomo ha aperto il fuoco in una sinagoga: "Ma perché – si chiede lo scrittore – perché l'altro è diverso da me? L'altro non è altro che me stesso allo specchio. Ancora oggi è una notizia di cronaca di quel pazzo che entra in una sinagoga e uccide undici persone urlando "ebrei tutti a morte". Ma ci si rende conto a che livelli ci abbassiamo quando non solo diciamo, ma siamo capaci di pensare tutto questo? Peggio degli animali, che hanno la fortuna di non parlare. Le parole della senatrice dovrebbero essere dette e scritte all'ingresso di ogni scuola. Perché la cosa terribile è che stiamo educando la gioventù all'odio. Perché abbiamo perso il senso dei valori".
Infine Andrea Camilleri, 93 anni, ha confidato al conduttore e ai telespettatori i suoi auspici per il futuro: "Non voglio morire con il pessimismo, voglio morire con la speranza che i miei nipoti vivano in mondo di pace. Il futuro sono i giovani, non siamo più noi ad avere in mano il futuro".