Amadeus su Gabriele Corsi a ‘Reazione a catena’: “Non lo seguo, sarebbe come controllare una ex”
Reduce dal grande successo di ‘Ora o mai più', Amadeus si è raccontato su LiberoQuotidiano.it. Il conduttore ha annunciato che il programma tornerà su Rai1, al momento però non è dato sapere quando. Per dedicarsi a questa nuova avventura televisiva, Amadeus ha dovuto rinunciare alla conduzione di ‘Reazione a catena‘ che attualmente vede al timone Gabriele Corsi.
Le dichiarazioni di Amadeus su ‘Reazione a catena'
Quando gli è stato chiesto di commentare la conduzione di Gabriele Corsi, Amadeus ha svelato di non seguire più ‘Reazione a catena'. Non perché abbia qualcosa contro il conduttore ma semplicemente perché non ama continuare a guardare le trasmissioni che un tempo conduceva lui:
"Confesso di non aver visto la nuova edizione, in generale non mi piace guardare le cose che ho fatto io, per non essere portato a giudicare. Quando lascio un programma non me ne occupo più: è come quando lasci una fidanzata, poi non vai a vedere se esce con un altro".
Il desiderio di condurre il Festival di Sanremo
Pur avendo alle spalle una lunghissima carriera, Amadeus non ha ancora avuto modo di condurre il Festival di Sanremo. Il cinquantacinquenne ha ammesso che non gli dispiacerebbe fare questa esperienza, tuttavia non ci rimarrebbe male se non dovesse presentarsi l'occasione:
"Quando le persone per strada ti chiedono quando te lo faranno fare, lo prendi come un complimento. Chissà se riuscirò una volta. Certo Sanremo lo devi fare bene, con un gruppo forte di autori, perché lì davvero è ‘ora o mai più', non hai una seconda chance. Se te lo fanno fare e lo fai bene è una delle più grandi soddisfazioni per chi fa il mio mestiere, ma non è un cruccio non averlo ancora fatto, né lo sarebbe se non mi si dovesse mai presentare l'occasione".
Nel 2006 un momento buio per la sua carriera
Infine, Amadeus è tornato a parlare di quel periodo buio della sua carriera vissuto nel 2006. All'epoca lasciò ‘L'eredità' per passare a Mediaset. Avrebbe dovuto occuparsi del preserale per tre anni, ma l'esperienza durò solo tre mesi. Da lì la sua carriera attraversò una fase di stallo che lo portò a imparare un'importante lezione:
"Ho imparato a ragionare con la mia testa e a fidarmi solo di me stesso e di mia moglie, perché lei mi aveva consigliato di non fare quella scelta. E ho capito che la mia casa è la Rai, perché anche se sono nato in Mediaset, con Deejay Television, è in Rai che sono stato consacrato e il pubblico quando sono andato via ci è rimasto male".