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Amadeus: “Nel 2006 non mi facevano più lavorare, o mi disperavo o ripartivo da zero”

In una lunga intervista rilasciata a Corriere.it, Amadeus ha raccontato il periodo di crisi lavorativa vissuto nel 2006. Il conduttore, inoltre, ha parlato del suo rapporto con la concorrenza e del sogno di fare tv coltivato sin da bambino.
A cura di Daniela Seclì
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Amadeus si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Corriere.it. Il conduttore ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera, ha raccontato la profonda crisi lavorativa vissuta nel 2006 e ha parlato del suo rapporto con la concorrenza. Ogni sera, infatti, il suo programma si scontra con ‘Striscia la notizia'.

Amadeus racconta la crisi lavorativa del 2006

Il 2006 è stato l'anno più difficile per la sua carriera. Amadeus fece una scelta sbagliata che portò il suo percorso lavorativo a una fase di stallo. Tutto ebbe inizio quando Mediaset gli fece una proposta lavorativa per la quale il conduttore lasciò la Rai:

"Fui lusingato: andavo a guadagnare di più, mi offrivano tre anni di contratto, potevo tornare a Milano dove stava mia figlia. Tutto perfetto. Invece i 3 anni di preserale si fermarono a pochi mesi. Sono rimasto fermo per due anni e ho rischiato che la mia carriera fosse al capolinea. Nessuno mi dava da lavorare, nessuno mi chiamava, non avevo più offerte, ero passato dall’essere uno che faceva picchi di ascolto a uno a cui non squillava il telefono. Sbagliai io ad accettare quella proposta, ma a quel punto avevo due strade: o mi disperavo o ripartivo da zero".

Dopo un breve periodo in radio, mamma Rai lo richiamò per condurre ‘Mezzogiorno in famiglia'. Amadeus, senza alcuna esitazione, accettò subito la proposta. Era l’occasione che stava aspettando. Da lì, tutto si rimise in moto e la sua carriera si arricchì di nuove esperienze.

Amadeus non avverte la competizione con ‘Striscia la Notizia'

Amadeus è ormai il re del preserale di Rai1. Ogni sera il suo programma si scontra con il tg satirico di Canale5  ‘Striscia la notizia'. Il conduttore, però, ha spiegato di non preoccuparsi troppo della concorrenza: "Non mi interessa guardare i risultati Auditel ogni giorno, mi interessa che il nostro sia un programma di successo. Posso vincere io, possono vincere loro, a volte pareggiamo: l’importante è che non finisca 3 a 0 per loro".

Il sogno di diventare conduttore coltivato sin da bambino

Infine, Amadeus ha spiegato che ha sempre avuto ben chiaro cosa avrebbe fatto nella vita. Sin da quando era ancora un adolescente, infatti, sognava di diventare un conduttore televisivo ed era pronto a impegnarsi per riuscirci: "Già a 14 anni sapevo che avrei fatto il presentatore, sono cresciuto con Canzonissima di Corrado e Raffaella Carrà, vedevo Rischiatutto di Mike Bongiorno, Portobello di Tortora, seguivo Pippo Baudo. Non avevo amicizie che mi potessero aiutare, raccomandazioni, parenti introdotti nel mondo dello spettacolo, politici che mi appoggiassero. Ho iniziato dalle piccole radio, poi le tv locali. Intanto portavo i miei provini in Rai e a Canale5, mi spacciavo per giornalista e dicevo che dovevo fare un’intervista al tal dirigente tv e poi gli davo i miei provini. Mi ero messo in testa di fare il conduttore, era l’unico mestiere che volevo fare, non ce ne erano altri. Fosse andata male, non avevo un piano B".

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