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Amadeus: “No a Sanremo 2022” e risponde all’ipotesi conduzione Eurovision

Il conduttore boccia senza mezzi termini l’ipotesi di un Amadeus Ter a Sanremo 2022, ma apre alla conduzione dell’Eurovision Song Contest made in Italy. “Se la Rai lo vorrà, mi auguro di poter condurre ancora il Festival di Sanremo. Ma non nel 2022. Se mi chiedessero di condurre l’Eurovision 2022 prenderei in considerazione l’offerta. È pur sempre la Champions League della musica”. Queste le parole del conduttore di Rai 1 a Il Messaggero.
A cura di Gabriele Crispo
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"Se la Rai lo vorrà, mi auguro di poter condurre ancora il Festival di Sanremo. Ma non nel 2022″. È la linea di Amadeus in una intervista rilasciata al quotidiano romano, Il Messaggero. Il conduttore boccia senza mezzi termini l'ipotesi di un Amadeus Ter a Sanremo 2022, ma apre alla conduzione dell'Eurovision Song Contest made in Italy. Dopo la vittoria dei Maneskin a Rotterdam spetta infatti all'Italia ospitare l'evento musicale europeo nel 2022.

Le parole di Amadeus su Sanremo

In una intervista a Il Messaggero, Amadeus ha dichiarato: "Sono felicissimo per i Maneskin, ma non se ne parla di condurre Festival l'anno prossimo. Mi auguro di poterlo condurre ancora, se la Rai lo vorrà. Ma non nel 2022: Sanremo ha bisogno di energie particolari". Il conduttore di Rai 1 ha anche risposto alle polemiche e critiche ricevute per la scorsa edizione del Festival: "Sembrava che l’idea di fare Sanremo, nonostante il periodo, fosse un mio capriccio personale. Ho sempre detto che il Festival andava fatto per il pubblico a casa, che aveva bisogno di evasione, di intrattenimento. E anche per la discografia, in grande difficoltà. Se quest’anno non ci fosse stato Sanremo, ora non staremmo qui a festeggiare la vittoria dei Maneskin. Sarebbe stato un danno per la musica italiana".

Il conduttore dei Soliti Ignoti si è detto orgoglioso per i risultati di vendita dei brani in gara: "Volevo fare in modo che il Festival rispecchiasse la realtà, il mercato, che le canzoni avessero un successo anche fuori dall’Ariston. Mi sembra dai risultati di aver centrato l’obiettivo".

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Amadeus apre alla conduzione dell'Eurovision Song Contest 2022

Nell'intervista al quotidiano romano, Amadeus ha dichiarato: "Semmai mi chiedessero di condurre l'Eurovision 2022 prenderei in considerazione l'offerta. È pur sempre la Champions League della musica". Intervistato da Fanpage.it, a poche ore dalla vittoria all'Eurovision dei Maneskin, aveva detto:

In questo momento non lo so, non ci ho pensato, mi sembra un po' prematuro per parlarne, oggi mi voglio godere la vittoria dei Maneskin. Sono veramente contento che questa competizione torni in Italia dopo tantissimo tempo, perché l'Eurovision vuol dire avere gli occhi del mondo addosso e quindi intanto sono felice che questa manifestazione importantissima si faccia in Italia, è un altro motivo di orgoglio nazionale, poi per il resto non ci ho pensato.

L'edizione 2022 del contest si tiene per la terza volta in Italia: la prima a Napoli nel 1965, grazie alla vittoria a Copenaghen nel 1964 di Gigliola Cinquetti, sulle note di “Non ho l’età (per amarti)” e la seconda nel 1991 a Roma, dopo la vittoria a Zagabria di Toto Cotugno con "Insieme:1992". Nel 2022, grazie alla vittoria dei Maneskin con "Zitti e buoni", potrebbe essere Roma a ospitare l’Eurovision. Virginia Raggi ha annunciato la candidatura della capitale: “È il palcoscenico perfetto per rilanciare la sfida”, ha detto la sindaca. Anche il direttore Rai Stefano Coletta si è dimostrato a favore di questa ipotesi: “Immagino Roma come città di questa manifestazione”.

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Il conduttore sulla vittoria dei Maneskin

A Fanpage.it Amadeus, poche ore dopo la vittoria del gruppo, ha dichiarato: "Ho sempre pensato che il podio fosse alla loro portata, sono felice del fatto che tutta l'Europa l'abbia ascoltato, che sia stato il pezzo più ascoltato in streaming tra tutti quelli dell'Eurovision, insomma è una band che in questo momento è sul tetto del mondo".

Il conduttore all'Ansa ha spiegato che è convinto di una cosa: "Dei Maneskin sentiremo parlare ancora a lungo. Il merito della doppia vittoria, senza ipocrisia, è il loro perché sono molto bravi".

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