Amadeus e la bestemmia su Rai 1: “Per uno stupido un lavoratore onesto rischia il posto”
C'è chi è stato pronto a definire il capodanno di Rai 1 come terribile, un disastro, se si considera il numero considerevole di quei momenti imbarazzanti che in sintesi giornalistica amiamo deifinire "gaffe". Non solo l'imprevisto del malore di Claudio Lippi, costretto ad abbandonare poco prima della trasmissione, si sono aggiunti durante la serata due fatti che hanno letteralmente scatenato i social network, alimentando l'indignazione anti-Rai, uno degli sport più praticati dagli italiani: prima i festeggiamenti con un minuto di anticipo, poi lo spoiler di Star Wars e la bestemmia in diretta con un messaggio in sovrimpressione evidentemente non occultato, che ha portato alle scuse dell'azienda nei confronti del pubblico e alla sospensione del dipendente responsabile. A commentare l'accaduto è stato uno dei conduttori della serata, Amadeus, che limitandosi a sottolineare il successo di pubblico de "L'anno che verrà" (è vero, ha stravinto doppiando il risultato di Gigi D'Alessio su Canale 5), ha minimizzato la gravità del brindisi anticipato e mostrato un certo disappunto nei confronti del provvedimento preso ai danni del dipendente. Lui, come riporta Tv Blog, se la prende con chi il messaggio lo ha scritto:
Mi è molto dispiaciuto. Purtroppo sono cose che in lunghe dirette possono accadere, anche se non dovrebbero succedere. L’errore è sempre in agguato. Purtroppo qualcuno adesso dovrà pagare. Ma chi ha scritto quella bestemmia è il vero colpevole. Costui dovrebbe sentirsi in colpa
Più morbido, appunto, è stato sulla mezzanotte anticipata: "Comunque non ne facciamo un dramma: via, che saranno mai quaranta secondi prima! Meglio in anticipo che in ritardo. È stata una serata fantastica con un cast di artisti eccezionali". E peraltro Amadeus si smarca, giustamente, da ogni responsabilità diretta: "Ho finito la diretta alle 2,30. E dopo cinque ore di palcoscenico sono andato a mangiare (…) e sono andato a letto alle 5. Ero stremato ma contento. L’ho saputo la mattina al risveglio quando ho letto i commenti sui social e gli ascolti che sono andati benissimo. Io, come tutti voi a casa, vedevo l’orario sul monitor del palcoscenico. E per me faceva fede solo quello". Sulla questione è stato altrettanto rigido nel tentativo di sgonfiarla Rocco Papaleo, che a Repubblica ha detto:
E che cambia alla vita della gente se facciamo il brindisi 45 secondi prima? Eravamo tutti un po’ brilli, può succedere. Io, certo, dal palco non me ne potevo accorgere e non ero direttamente collegato con Greenwich. Mi sembra di tornare a Sanremo: una polemica al giorno sul nulla. […] Mi sembra più antipatica la bestemmia. Non sono particolarmente religioso, ma in questi tempi qualcuno poteva inneggiare all’Isis